Trova il mio dispositivo di Google presto disponibile in Italia: oltre un miliardo di dispositivi interconnessi

6 months ago 193

Dopo un lungo tribolare (in parte anche per via di Apple), lo scorso aprile Google ha lanciato ufficialmente Find My Device, che in italiano si chiamerà Trova il mio dispositivo. Si tratta di una versione decisamente più evoluta della classica funzione per ritrovare gli smartphone perduti e rubati. La rete di ricerca è infatti estesa anche ai dispositivi offline e a tutti quegli accessori quali auricolari e cuffie compatibili o tracker, sulla falsa riga della rete di localizzazione di Apple insomma.

Si va insomma a formare una rete di qualcosa come un miliardo di dispositivi Android, che aiuterà gli utenti a ritrovare i dispositivi persi memorizzando le posizioni recenti dei dispositivi. Banalmente tornerà utile anche in casa, per localizzare eventuali dispositivi Bluetooth, o in viaggio con i bagagli. Gli scenari d'uso sono molteplici, e ne abbiamo parlato nel dettaglio nell'articolo di lancio. Ovviamente serve l'autorizzazione dell'utente, che deve attivare manualmente Trova il mio dispositivo dalle impostazioni di Android.

Find My Device era stato presentato ad aprile per Stati Uniti e Canada, con la promessa del suo arrivo nel resto del mondo entro un paio di mesi. E finalmente qualcosa si smuove anche in Italia.

La rete Trova il mio dispositivo sarà presto disponibile

Google sta inviando una email ai suoi utenti italiani intitolata proprio "La rete Trova il mio dispositivo sarà presto disponibile". Nel messaggio, Google spiega sommariamente come funziona il servizio, spiegando che i dispositivi che faranno parte di questa mega rete interconnessa utilizzeranno il Bluetooth per la scansione dei prodotti nelle vicinanze, in modo appunto da registrarne la posizione. Giusto per ribadire il livello di sicurezza di questa rete, visto lo scetticismo che sicuramente colpirà alcuni utenti, Google ribadisce anche come verranno memorizzate le informazioni:

Le posizioni dei tuoi dispositivi saranno criptate tramite PIN, sequenza o password dei tuoi dispositivi Android. Possono essere visualizzate solo da te e dalle persone con cui condividi i dispositivi in Trova il mio dispositivo. Non saranno visibili a Google né verranno usate per altri scopi.

Tra l'altro Big G ha già allestito anche una pagina di supporto per la funzione, la trovate qui. Nella mail non è però specificato il giorno o il periodo preciso di arrivo, ma se la divisione italiana sta preparando gli utenti al lancio, significa che manca davvero poco.

Occhio: Trova il mio dispositivo già c'è in Italia, ma funziona nel "vecchio" modo, senza il recupero della posizione offline e senza il supporto ai tracker.

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