TSMC, multa da 1 miliardo di dollari per aver prodotto chip per Huawei | Rumor

1 week ago 55

Vi ricordate che qualche mese fa era saltato fuori che un chip prodotto da TSMC era finito in un prodotto di Huawei? Essendo nella cosiddetta “Entity List” degli Stati Uniti, non sarebbe dovuto succedere. A quanto pare gli USA hanno fatto le loro indagini e hanno dipanato il bandolo della matassa, che potrebbe concludersi con una multa da circa 1 miliardo di dollari alla fonderia taiwanese. Lo riporta Reuters, citando fonti anonime interne informate sui fatti.

Fin da subito si ipotizzava che Huawei avesse usato una società intermediaria per produrre uno dei chip contenuti nell’acceleratore AI Ascend 910B aggirando il veto statunitense, e a quanto pare questa intermediaria è stata trovata: la società si chiama Sophgo, è a sua volta cinese, e ha ordinato a TSMC la produzione di chip compatibile con quello “incriminato” trovato nell’acceleratore di Huawei. A quanto pare le unità prodotte sono piuttosto numerose: circa 3 milioni.

Huawei starebbe ancora usando chip prodotti da TSMC nonostante il Ban

Economia e mercato 23 Ott

Indetto nel 2016 da Trump durante il suo primo mandato da presidente, il ban americano impedisce a tutte le aziende statunitensi, o che sono prevalentemente basate su tecnologia statunitense, di avere rapporti d'affari con Huawei. Questa è la ragione per cui la società cinese è sostanzialmente sparita dal mercato smartphone internazionale: ha dovuto rinunciare ad Android, non ha potuto più farsi produrre i suoi SoC custom HiSilicon Kirin, e non ha nemmeno più potuto acquistare quelli di produttori come Qualcomm o MediaTek.

È verosimile che TSMC sia stata essenzialmente ingannata da Huawei e Sophgo, ma a quanto pare in base alle leggi del Ban era proprio di TSMC la responsabilità di verificare che l’ordine fosse legittimo. In caso di violazione, la multa prevista è il doppio della fattura (o delle fatture) relative a quell’ordine, ed è così che si è arrivati a 1 miliardo di dollari.

Questa notizia giunge in un momento piuttosto critico per le relazioni tra Taiwan/TSMC e gli Stati Uniti. Non solo la Cina è evidentemente intenzionata a combattere una guerra commerciale con gli USA, rispondendo colpo su colpo a ogni nuovo dazio di Trump, ma il presidente americano ha recentemente rivolto una minaccia nemmeno tanto velata al chipmaker taiwanese, il cui messaggio è a grandi linee “farai meglio a costruire fabbriche di chip negli Stati Uniti oppure dovrai pagare una tassa molto salata”.


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