Twitter finalmente parla del blocco dei client di terze parti: è intenzionale

1 year ago 165

Come sappiamo, da qualche giorno alcuni client Twitter di terze parti hanno smesso di funzionare. Qualche ora fa, la società ha offerto una prima spiegazione sul perché, ma è tutt'altro che completa o soddisfacente. L'account Twitter Dev ha infatti comunicato che la società ha deciso di far rispettare delle regole sulle API "annunciate tanto tempo fa", facendo capire che finora aveva permesso agli sviluppatori di ignorarle. Il problema è che non è chiaro di quali regole si parli, e il team non ha elaborato ulteriormente - né in pubblico né agli sviluppatori direttamente coinvolti. Nel tweet originale non c'è nemmeno un link che rimandi a dette regole.

What are the rules

— Marques Brownlee (@MKBHD) January 17, 2023

È comunque un passo avanti rispetto a quasi una settimana di assoluto silenzio, in cui non era nemmeno chiaro se il blocco era intenzionale o se si trattava di un malfunzionamento. Ciò che rende la situazione ancora più complicata è che il problema non riguarda ogni singolo client Twitter terzo. Ci sono addirittura dei casi in cui la stessa app funziona per un sistema operativo e non funziona per un altro - per esempio Fenix è online su iOS e completamente KO su Android. Quindi gli sviluppatori, che da queste app ricavano il loro stipendio, si trovano da un giorno all'altro con un prodotto non funzionante, nessun preavviso e nessun indizio su quale potrebbe essere la soluzione.

Recentemente The Information ha pubblicato un articolo secondo cui nemmeno i dipendenti di Twitter stessa hanno idea di cosa sia successo. A quanto pare, uno sviluppatore senior si è limitato a dire ai sottoposti che i blocchi sono intenzionali ma non ha elaborato ulteriormente. Vale la pena ricordare, per contesto, che con l'avvento di Elon Musk al timone Twitter ha praticamente ridotto a zero il team dedicato alla comunicazione.


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