Da quanto Twitter è nelle mani di Elon Musk, non è un segreto che l'azienda ha iniziato a spingere ulteriormente sulla monetizzazione dei suoi servizi. L'ultima novità in questo senso è stata confermata dal profilo Twitter Dev, dove viene riportato che la società non offrirà più l'accesso gratuito all'API di Twitter a partire dal 9 febbraio 2023. Naturalmente sarà lanciata una versione a pagamento, i cui dettagli non sono stati resi noti.
La notizia arriva dopo che alcune popolari soluzioni di terze parti basate su Twitter, come Tweetbot, Fenix e Twitterrific, stanno affrontando un'interruzione del servizio da metà gennaio, che non permette il normale utilizzo e la condivisione di contenuti. Ora che Twitter si prepara a lanciare la sua API a pagamento, il futuro di queste popolari applicazioni è sempre più incerto.
L'account Twitter Developer ha poi continuato con una serie di risposte nello stesso tweet, dove ha rimarcato la potenza dei suoi dati, dichiarando che si tratta di uno dei set più potenti al mondo, e visto lo stile verrebbe quasi da pensare che dietro questa affermazione ci sia lo zampino di Elon Musk.
L'impatto della nuova API a pagamento di Twitter su ricercatori e aziende che lavorano per combattere la disinformazione rimane incerto poiché la società deve ancora chiarire la sua posizione sull'utilizzo gratuito dell'API per questi gruppi. La notizia arriva a distanza di qualche giorno dall'annuncio delle nuove funzionalità di pagamento, con il chiaro obiettivo di competere con player affermati come PayPal, Apple Pay e molti altri.
Si diceva all'inizio che con Elon Musk al timone Twitter sta compiendo uno sforzo ulteriore non solo per controllare l'accesso alla piattaforma, ma soprattutto per monetizzare i suoi servizi. Tutto ciò ha comportato modifiche al suo servizio di abbonamento, che potrebbe diventare anche più costoso, ma non sono mancate modifiche alla timeline personale degli utenti, il tutto allo scopo di attirare un numero maggiore di inserzionisti.