Ucraina, Zelensky licenzia i vertici della cyber

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Il governo di Zelensky ha licenziato “Yurii Shchyhol dalla posizione di capo” del Servizio statale per le comunicazioni speciali e la protezione delle informazioni dell’Ucraina (Ssscip) e “Viktor Zhora dalla posizione di vice capo”.

Il consiglio dei ministri ucraino ha deciso di licenziare i massimi vertici del Servizio statale per le comunicazioni speciali e la protezione delle informazioni dell’Ucraina (Ssscip). Lo riporta, come scrive Reuters, su Telegram Taras Melnychuk, il rappresentante del governo alla Verkhovna Rada, il parlamento ucraino. Nello specifico, il governo di Volodymyr Zelensky ha allontanato “Yurii Shchyhol dalla posizione di capo” del Ssscip e “Viktor Zhora dalla posizione di vice capo”. Il SSSCIP è responsabile della sicurezza delle comunicazioni governative e della difesa dello Stato dagli attacchi informatici.

I motivi dietro il licenziamento: ipotesi corruzione

Melnychuk, rappresentante del governo al parlamento, non ha menzionato le ragioni dei licenziamenti. Shchyhol ha scritto su Facebook di essere sicuro di poter dimostrare la sua innocenza, secondo quanto riportato da Interfax Ukraine. Non è stata fornita alcuna immediata dichiarazione da parte di Viktor Zhora.

Secondo il sito della Reuters, la notizia “è arrivata meno di un’ora prima che i pubblici ministeri anti-corruzione dichiarassero che stavano indagando” su Shchyhol e Zhora e sui “loro presunti ruoli in un complotto di sei persone per appropriarsi indebitamente di 1,72 milioni di dollari tra il 2020 e il 2022″.

Il National Anti-Corruption Bureau dell’Ucraina sospetta che i funzionari abbiano acquistato software a un prezzo gonfiato da due aziende presumibilmente sotto il loro controllo, in una vendita che era stata chiusa ad altri offerenti. In una dichiarazione su Telegram, il SSSCIP ha affermato di collaborare con gli investigatori e che tutti gli appalti dell’agenzia sono stati effettuati legalmente.

L’Ucraina ha intensificato gli sforzi per contrastare la corruzione nel perseguire l’adesione all’Unione Europea, che ha reso la lotta alla corruzione un prerequisito fondamentale per l’avvio dei negoziati.

A settembre, Shchyhol ha dichiarato a Reuters che le spie russe stanno utilizzando criminal hacker per attaccare i sistemi informatici delle agenzie di forze dell’ordine al fine di identificare e ottenere prove relative a presunti crimini di guerra russi.

Nel frattempo la guerra in Ucraina va avanti

Nel frattempo l’esercito ucraino ha fatto sapere di aver respinto decine di attacchi russi lungo il fronte lungo quasi mille chilometri, con intense battaglie che continuano in particolare intorno alle città orientali di Maryinka e Avdiivka. Lo Stato Maggiore generale a Kiev ha registrato 46 assalti russi avvenuti ieri. Gli scontri sul campo di battaglia sono stati tutti respinti, si legge nel rapporto. I punti focali sono stati Maryinka, dove si sono verificati 16 attacchi russi, e Avdiivka, dove si sono verificati 12 attacchi. Entrambi sono vicini alla città di Donetsk, controllata dai russi, la più grande città del Donbass. Osservatori internazionali come l’Istituto per lo studio della guerra negli Stati Uniti hanno confermato i feroci combattimenti intorno ad Avdiivka. Da settimane le truppe russe cercano di circondare i difensori ucraini della città.

Secondo il Ministero della Difesa britannico, il clima piovoso autunnale rende attualmente difficili i combattimenti per entrambe le parti.

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