Un App Store per l'Europa, cos Apple consentir il sideload delle app su iOS
16 Gennaio 2024 0
Che Apple si sarebbe adeguata prima o poi alle prescrizioni del Digital Markets Act (DMA) voluto dall'Europa è noto da mesi, a novembre Mark Gurman ha aggiunto un passaggio ulteriore, che l'azienda di Cupertino avrebbe consentito il sideload delle applicazioni entro la prima metà del 2024. Adesso nel 2024 ci siamo, ed è ancora una volta il giornalista di Bloomberg che è sempre molto vigile su quel che accade dalle parti di Apple Park ad aggiungere un ulteriore, fondamentale tassello alla storia.
A Cupertino avrebbero deciso di avere due versioni dell'App Store, una per i mercati in cui può rimanere "blindato" e una ad hoc invece per accontentare l'Europa e il Digital Markets Act. E i tempi sono finalmente più chiari: secondo le informazioni raccolte dal giornalista americano, la deadline entro la quale Apple e l'App Store devono essere in linea con il DMA, e dunque consentire il sideload delle app, è il 7 marzo.
Rimangono dunque sette settimane per allinearsi. Apple però vorrebbe chiudere la questione per tempo, per cui a breve gli utenti europei avranno il "loro" App Store che consentirà di installare le app scaricate da altre fonti su iPhone e iPad. L'allineamento alle prescrizioni del DMA garantirà vantaggi anche agli sviluppatori, che potranno farsi pagare dagli utenti tramite sistemi diversi e magari anche più economici di quello di Apple.
Apple che si è sempre detta contraria al sideload, definito in più occasioni "il migliore alleato dei criminali informatici". In sostanza l'idea degli uomini di Cupertino è che se iOS e iPadOS sono più sicuri di Android è merito del lavoro svolto nella selezione fatta sulle app da pubblicare sull'App Store. Venendo a mancare i "controlli all'ingresso", cresceranno i rischi per il pubblico meno consapevole. In passato è girata voce che Apple avrebbe comunque introdotto un sistema altamente controllato per l'installazione di app scaricate da fonti diverse da App Store, ormai però le speculazioni hanno vita breve: la verità sul sideload delle app è vicina.