Whatsapp: novità in arrivo nella gestione dei messaggi vocali

A quanto pare Whatsapp si rende conto dell'importanza crescente dei messaggi vocali e di quanto questa forma di comunicazione sia sempre più in voga tra i suoi utilizzatori, ed è così che tra i miglioramenti in sviluppo inerenti il sistema di notifiche e l'introduzione di nuove funzionalità, gli sviluppatori stanno lavorando anche ad una piccola novità riguardante la loro gestione.

Chi li usa con costanza sa bene che allo stato attuale e qualunque sia la piattaforma, i messaggi vocali in arrivo possono essere ascoltati solamente all'interno della chat d'appartenenza. Ciò si rivela davvero scomodo ogni qualvolta il contenuto è piuttosto lungo e c'è la necessità di operare in multitasking, poiché non è possibile proseguire l'ascolto nemmeno restando nel menù generale dell'applicazione. I primi segni di una modifica in questo senso li avevamo già visti su iOS qualche mese fa e ora sembra che le acque si stiano muovendo anche sul fronte Android. Guardate questo screenshot catturato da WABetaInfo, che fa riferimento alla versione beta 2.22.3.1.

La funzione non è ancora attiva ma come si evince dall'immagine superiore, presto potremo ascoltare i messaggi vocali in arrivo in qualsiasi sezione dell'applicazione, Android o iOS che sia. La modifica riguarderà anche l'interfaccia utente che verrà modificata di conseguenza per integrare un piccolo player nella parte alta. Sarà dotato a quanto pare di funzioni semplici, ossia la possibilità di stop o di messa in pausa, ma l'aspetto interessante è che il player non sarà più legato alla chat d'appartenenza.

A quanto pare le stringhe di codice ci dicono che siamo ancora lontani da un suo rilascio per tutti e dovremo attendere ancora un po' di tempo per goderne. I primi a poter provare la funzione saranno gli utenti beta tester e al momento non risulta attiva nemmeno per loro, dunque ne riparleremo non appena ci saranno novità in merito.

Nonostante Whatsapp sia una tra le piattaforme di messaggistica più criticate nel sistema di gestione della privacy e dei dati raccolti, è recente la dichiarazione del fondatore di Signal, secondo cui uno dei competitor principali, Telegram, è da considerarsi ancora peggiore.