Surface Laptop SE è stato l'avanguardia, e ora tocca al grosso del battaglione: Microsoft ha presentato oggi un'ondata di nuovi portatili super-economici, pensati per le scuole e soprattutto basati sulla nuova edizione di Windows 11, chiamata appunto Windows 11 SE. L'obiettivo, è facile immaginarlo, sono i Chromebook, che come sappiamo negli ultimi anni hanno preso sempre più piede nelle scuole primarie e secondarie, soprattutto grazie al loro basso costo (non solo di acquisto, ma anche di gestione e manutenzione).
Tra i partner di questa prima fase dell'iniziativa, Microsoft cita Acer, ASUS, Dell, Dynabook (ex Toshiba), Lenovo, e HP. Altri dispositivi di Fujitsu e Positivo arriveranno più avanti. Si tratta, come dicevamo, per lo più di portatili molto economici e dalle specifiche base, ma generalmente sono belli robusti, spessi e con un minimo di protezione contro l'ingresso di liquidi. Alcuni sono convertibili a 360°, con display touch e supporto al pennino. Nella maggior parte dei casi, osserva The Verge, si tratta di prodotti sostanzialmente già in commercio, che però montano Windows 11 SE di fabbrica. Di solito i display sono da 11,6" (ma ci sono eccezioni che si spingono a 14"), la risoluzione è HD, i processori sono Pentium o Celeron, e le unità di storage sono delle semplici eMMC.
Microsoft ha già provato a combattere l'ascesa di Chrome OS all'epoca del precedente sistema operativo con Windows 10 S, ma non ha funzionato. Quella variante di Windows accettava solo le app provenienti dal Microsoft Store. Non era possibile nemmeno installare Chrome, e il browser proprietario e preinstallato, chiamiamolo "Edge 1.0", era lontano anni luce da quello attuale, basato proprio sullo stesso codice open-source del browser Google.
Microsoft si è assicurata di non ripetere lo stesso errore - tanto per cominciare lo Store ora permette di installare anche le app Win32 tradizionali, ma non è comunque obbligatorio passarci. C'è poi da dire che l'ecosistema di app Microsoft è evoluto in modo significativo, e la società ha fatto ben attenzione ad assicurarsi la compatibilità anche con app di produttività concorrenti, per esempio Zoom e lo stesso Chrome.