Xiaomi ha tenuto un importante evento nella giornata di ieri nel corso del quale ha lanciato nuovi prodotti hardware, a partire dalla nuova gamma di smartphone Xiaomi 12. Ma c'è stato spazio anche per parlare degli obiettivi futuri che sono tutt'altro che modesti. A confermarli è stato il fondatore dell'azienda cinese, Lei Jun, sottolineando che Xiaomi punta a diventare il marchio numero uno del mercato smartphone entro i prossimi tre anni.
Dello stesso tono erano state le dichiarazioni di Lu Weibning, VP senior di Xiaomi Cina e general manager di Redmi, rilasciate a novembre scorso. In quella occasione il dirigente ha spiegato che per raggiungere l'obiettivo Xiaomi si concentrerà sull'espansione delle vendite in Cina, anche grazie ad un aumento dei negozi fisici con oltre 30.000 nuovi punti vendita entro il prossimo triennio - utile ricordare che la vendita tramite store fisici in Cina è ancora quella preferita dall'utenza, quindi ha molto senso continuare ad investire su questo versante.
Per quanto riguarda le ambizioni a livello internazionale, Xiaomi non vuole né ispirarsi né puntare ad un marchio in particolare, ma concentrarsi su un'offerta di prodotti articolata ed in grado di contrastare tutti i principali protagonisti del settore.
Potrebbero sembrare le classiche dichiarazioni fatte per impressionare il pubblico, ma Xiaomi ha già dimostrato nel corso dell'anno di avere la capacità di battere i leader del settore: emblematici i dati sulle consegne di smartphone a livello mondiale emersi a luglio scorso e caratterizzati dal sorpasso di Xiaomi a danno di Apple. La casa di Cupertino si è ripresa in seguito la seconda posizione e Xiaomi è tornata in terza, ma l'Azienda ha dimostrato di avere mezzi e capacità per puntare ancora più in alto.
Xiaomi può pensare, ad esempio, di continuare a conquistare quote di mercato in Europa dove Samsung - attuale leader - registra una flessione delle vendite. Secondo i recenti dati di Counterpoint Research, Xiaomi tallona il produttore sudcoreano in Europa superando anche Apple. Naturalmente queste dinamiche dovranno essere valutate nel corso di un triennio in cui molto potrà cambiare. Il dato inoppugnabile è che il tasso di crescita di Xiaomi a livello mondiale è risultato superiore a quello di Apple e Samsung, mantenerlo così elevato consentirebbe di raggiungere senza troppa difficoltà l'obiettivo a cui l'azienda cinese punta.