Quali sono le caratteristiche base di un’opera horror che si rispetti (soprattutto se questa deve essere un videogame)? Sicuramente un’atmosfera inquietante, una buona dose di jumpscare, ma soprattutto una costante sensazione di pericolo che non faccia sentire mai il giocatore al sicuro.
Yuoni, il gioco in recensione oggi (il quale era stato presentato ufficialmente nel 2021), ha queste caratteristiche? Sì, ma solo in parte, e tutto viene rovinato da uno sviluppo abbastanza approssimativo, da un’intelligenza artificiale dei nemici assolutamente insufficiente e da una trama che viene spiegata tramite interminabili righe di testo.
Queste caratteristiche rendono il lavoro di Chorus Worldwide Games, ottimo sulla carta, ma davvero insufficiente all’atto pratico.