Zoom bombing su Senato TV: nessun attacco hacker, solo cattiva configurazione

2 years ago 243

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Negli ultimi giorni in Italia si è parlato molto dell'episodio di zoom bombing durante una diretta su Senato TV, uno dei canali ufficiali per lo streaming del nostro governo: per chi se lo fosse perso, è successo che per circa 30 secondi è stato trasmesso un video porno - per la precisione un hentai in computer grafica con protagonista Tifa Lockhart del videogioco Final Fantasy VII - decisamente esplicito e non censurato.

È subito stata data la colpa "agli hacker", ma in realtà le cose non sono andate proprio così: la password per accedere alla diretta Zoom, con pieni poteri di intervento, era stata diffusa pubblicamente dall'organizzatrice dell'evento, la senatrice del Movimento 5 Stelle Maria Laura Mantovani, nel post di annuncio su Facebook. Manco in uno dei commenti sotto: proprio nel corpo del messaggio principale. Il post è ancora online, almeno per ora (come del resto il video della diretta comprensivo di "incidente"), ma nel dubbio c'è anche uno screenshot, in caso venga cancellato.

Si torna insomma agli inizi dell'esplosione di Zoom, quando fenomeni di questo tipo erano molto frequenti, soprattutto nelle scuole. Ma all'epoca c'era la scusante che un po' tutti, dalle piattaforme alle persone incaricate di organizzare gli eventi, erano stati presi di sorpresa dalla pandemia: da una parte mancavano gli strumenti e i default non erano ottimali per la sicurezza, dall'altra c'erano organizzatori alle prime armi, spesso con un background poco tecnologico.


Oggi, però, le piattaforme sono più rifinite e l'esperienza c'è stato fin troppo tempo per farsela. Eppure è successo lo stesso. Di mezzo ci è andata anche Senato TV, che di colpe ne ha poche - di fatto si è limitata a ritrasmettere l'evento organizzato dai pentastellati. Dal canto suo, la senatrice Mantovani ha detto di aver sporto denuncia alla polizia


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