A che punto siamo con la Dynamic Island su Android?

1 year ago 149

La Dynamic Island di iPhone 14 Pro è stata indubbiamente una delle novità più discusse degli ultimi mesi. Per i pochi che non sapessero di cosa parliamo, si tratta dell'intuizione di Apple nel trasformare l'interruzione del display causata dai fori della fotocamera frontale in una funzionalità software. Uno spazio di display diventa nero e si adatta attorno a questi fori per simulare una zona dinamica che può contenere informazioni di vario tipo, in parte colmando la mancanza di una zona per le notifiche a schermo sbloccato in iOS.

Era ovvio che da lì a poco sarebbero nate delle emulazioni nel mondo Android e così è stato. Ne abbiamo parlato più volte in alcuni articoli negli scorsi mesi. Si tratta ovviamente di implementazioni che non potranno mai arrivare alla cura che ha avuto Apple nel suo smartphone, a meno che non diventino native del sistema, implementate da qualche produttore.

Questo perché ovviamente Android impone dei limiti su quanto si può modificare l'interfaccia e anche perché ogni produttore comunque già prevede di sfruttare lo spazio della barra in alto per altre notifiche e funzionalità.

Nonostante questo l'interesse è stato molto e gli sviluppatori si sono quindi impegnati nel creare le loro alternative alla Dynamic Island su Android. A distanza di mesi abbiamo voluto riprovare DynamicSpot e abbiamo dato una chance anche all'alternativa a Dynamic Island iOS 16 notch (poche cose sono più odiose degli sviluppatori che infarciscono il nome delle app di parole chiave).

Sono due implementazioni molto diverse e ve le mostriamo a breve nelle clip che trovate qui sotto. Ancora oggi però fatichiamo a trovare una vera utilità in questi artefatti su Android, visto che funzioni simili sono comunque replicate già da tempo in modo diverso (con la tenda delle notifiche o con le diffuse barre laterali).

Eppure hanno un certo fascino e per qualcuno potrebbero avere anche una loro utiità.

Una sola aggiunta: incredibile come ci sia voluta Apple dopo tanti anni di interruzioni nei display su Android per dare una dignità estetica a quegli antiestetici fori.

E per quanto riguarda i produttori? Apple va sicuramente avanti, mentre nel mondo Android sembra che nessuno sia intenzionato a seguire quella strada. Probabilmente lo sforzo nello sviluppo software non verrebbe ripagato da una qualità paragonabile a quella dell'originale.

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