L’Intelligenza Artificiale è uno strumento incredibilmente versatile, potente ed utile, e si sta facendo strada nei settori più diversi, dimostrandosi una risorsa per chiunque decisa di farne uso.
Che sia creare un’immagine, un testo, imparare una nuova lingua o rendere un’auto in grado di guidarsi da sola, fra una manciata di anni saranno davvero poche le attività in cui non saremo affiancati da un aiutante virtuale.
Se da una parte questa tecnologia si sta rivelando estremamente utile, dall’altra il suo utilizzo “anarchico” potrebbe creare problemi enormi in futuro.
L'INTELLIGENZA ARTIFICIALE, QUANTO LA CONOSCIAMO?
“L’Intelligenza Artificiale è un concetto di cui sappiamo spaventosamente poco” e questo, già adesso, è un problema da non sottovalutare, soprattutto negli ambiti in cui l'adozione di questa tecnologia è molto diffusa.
Fra i settori in cui l’AI ha una delle percentuali di utilizzo più alte, troviamo, forse sorprendentemente, l’edilizia; secondo Bluebeam, fornitore di soluzioni e servizi per professionisti di architettura, ingegneria e costruzione (Architecture, Engineering, and Construction, AEC), quasi il 74% degli operatori la utilizza quotidianamente, ma molti di loro non hanno una formazione adeguata.
A portare alla luce questi dati è il recente report di Bluebeam, dal titolo “Building the Future: Bluebeam AEC Technology Outlook 2025”, che ha preso in esame le ultime tendenze in fatto di tecnologia e digitalizzazione nel settore delle costruzioni da parte di ingegneri, architetti e progettisti.
L’analisi, basata su un sondaggio condotto tra i responsabili AEC in tutto il mondo, ha mostrato il diffuso utilizzo degli strumenti basati sull’intelligenza artificiale, con quasi ¾ degli intervistati (circa il 74%) che li usa quotidianamente nelle fasi di progettazione di nuovi edifici.
Per la precisione, quasi la metà delle aziende AEC utilizza l'intelligenza artificiale per la progettazione (48%) e la pianificazione (42%).
Tra le aziende che hanno adottato l'intelligenza artificiale, più della metà (55%) la riconosce come molto importante e oltre il 70% sta stanziando fino al 25% del proprio budget per questa tecnologia.
COSTI RIDOTTI E MAGGIORE SICUREZZA
Uno dei vantaggi più significativi legati all’uso dell’Intelligenza Artificiale è il taglio dei costi, partendo, banalmente, dai materiali che non è più necessario usare, come (se parliamo di progettazione di immobili) carta e cancelleria.
Usman Shuja, amministratore delegato di Bluebeam, ha dichiarato:
Con l'aumento della digitalizzazione e dell'uso dell'intelligenza artificiale nel settore AEC, la dipendenza da approcci obsoleti basati su carta continuerà a ridursi, contribuendo a guidare i risparmi sui costi e migliorare gli sforzi di sostenibilità nell'edilizia”. Questa piccola ma importante rivoluzione, ovvero l’abbandono del classico progetto redatto a mano su carta, è in atto già da tempo, grazie a software come Building Information Modeling (BIM), adottato dal 69% delle aziende intervistate da Bluebeam, Computer-Aided Design (CAD) (54%) e altri programmi (53%).
Non solo; i "pro" all'uso dell'AI toccano anche altri aspetti:
- Progettazione dei nuovi edifici: l'AI può aiutare a prevedere i tempi di completamento delle fasi di costruzione, il consumo di risorse naturali e le principali criticità che potrebbero verificarsi in cantiere,
- Efficientamento dei processi produttivi: l’AI può contribuire all’efficientamento dei processi principalmente attraverso l’ottimizzazione della catena di approvvigionamento e la standardizzazione della produzione in stabilimento;
- Sicurezza nei luoghi di lavoro: in abbinamento a tecnologie come laser scanner e telecamere smart e all’automazione, l’IA può portare a significativi miglioramenti in termini di prevenzione e riduzione degli incidenti, identificando comportamenti a rischio, non conformi o situazioni di emergenza, e automatizzando processi che comportano rischi significativi per la sicurezza dei lavoratori
Tuttavia, il 54% degli intervistati da Bluebeam ha dichiarato di essere preoccupato “in merito alla regolamentazione dell'AI” e che questa mancanza di chiarezza normativa ne sta condizionando l’uso dell’Intelligenza Artificiale (44% degli intervistati).
Su tale questione si è espressa anche l'ANCE, l'Associazione Nazionale Costruttori Edili, che, in un documento redatto a gennaio, ha dichiarato:
Per conseguire tutti questi benefici, l’IA dovrà essere adottata e sfruttata in modo critico, come un nuovo e formidabile strumento a supporto delle persone e del lavoro, e non come una delega “in bianco” alla macchina. Ad oggi, ogni considerazione etica sull’IA pare convergere sul fatto che le criticità non risiedano tanto nel modo in cui essa funziona, ma nel modo in cui viene utilizzata dagli esseri umani. Come ogni rivoluzione tecnologica, anche questa non appare destinata a penalizzare il lavoro umano, ma a migliorarlo.
Shuja ha concluso:
L'intelligenza artificiale sta già rivoluzionando il processo di costruzione, quindi è essenziale che educatori, fornitori di tecnologia e leader del settore edile lavorino insieme per produrre nuove iniziative di formazione che possano capitalizzare queste innovazioni aiutando a colmare il divario di competenze tecnologiche AEC in modo da poter continuare a far progredire il settore.