Il canto del cigno di PS4: Ghost of Tsushima è stata l'ultima, grande espansione della precedente generazione di console PlayStation. Ammetto, senza troppi di giri di parole, che è stata forse tra le mie esperienze preferite legate appunto alla scorsa generazione, pur riconoscendone i difetti, se così si possono definire. Si tratta di un titolo sicuramente derivativo, viste le sue meccaniche ispirate a tanti action RPG che lo hanno preceduto e vista anche la semplicità di alcuni frangenti di gioco (come tutta la gestione delle dinamiche stealth). Ciò nonostante, l'incredibile scenario di gioco, unito ad alcune chicche relative all'interfaccia, ai combattimenti epici e al fascino del Giappone feudale, lo rendono un gioco facile da amare, in cui perdersi con passione soprattutto se reduci da un bel binge-watch di Shogun su Disney+. Le oltre 10 milioni di copie vendute dovrebbero in parte confermare quanto vi ho detto, e il suo sbarco su PC potrebbe seriamente proiettarlo nell'olimpo delle esclusive (ex esclusive, per la precisione) PlayStation più vendute di sempre.
E in questo caso si evitano anche tutte le polemiche su cui Ubisoft ha deciso di danzare presentando un nuovo capitolo di Assassin's Creed dove i protagonisti sono un samurai africano e una ninja. L'opera di Sucker Punch all'epoca fu molto amata anche in Giappone, cosa su cui il gioco Ubisoft difficilmente potrà contare. Detto questo, come si comporta Ghost of Tsushima su PC? Dannatamente bene.
Le performance su PC e le tante opzioni grafiche
I nostri test della versione PC di Ghost of Tsushima sono stati effettuati su un Acer Predator 18 dotato di scheda video NVIDIA GeForce RTX 4080 Max-Q e processore Intel Core i9-13900HX. Anche troppo, visto che i requisiti consigliati parlano di una RTX 2060 (desktop) e di un i5-8600 o equivalenti AMD. Provarlo su notebook ci permette comunque di apprezzare come anche con impostazioni massimizzate il gioco riesca a girare perfettamente, rendendo l'esperienza su PC fisso ancora più stabile e fluida. Sono 3 i risultati che vi riportiamo, prima di trarre qualche conclusione:
- Con DLSS 2 Qualità e DLSS 3 Frame Generation attivi:
- fps medi: 115
- 1% low: 80
- Con DLSS 2 off e DLSS 3 Frame Generation attivo:
- fps medi: 100
- 1% low: 83
- Con DLSS 2 off e DLSS 3 off:
- fps medi: 59
- 1% low: 43
Tutti i test sono stati effettuati con il preset grafico Super, ovvero il massimo selezionabile, a risoluzione QHD (2.560 x 1.440 pixel).
Uno dei primi dati che, a mio avviso, dovrebbero saltare agli occhi è l'incredibile contributo del Frame Generation, il DLSS 3 introdotto con le RTX serie 40. C'è un boost di 40 fps, e questo senza influire sulla qualità dell'immagine a schermo. Il contributo del DLSS 2 impostato su Qualità è praticamente minimo, una quindicina di fps. In sostanza, la Super Resolution è da usare in due casi: se non si hanno GPU serie 40 o se si vuole raggiungere alti valori di fps (tipo 144) per sfruttare monitor ad alto refresh rate. E la verità è che con una GPU desktop decente non c'è neanche bisogno di attivare le varie tecnologie di NVIDIA: giocarci a 60 fps è già più che sufficiente, anche considerato che la versione originale su PS4 girava a 30 fps. Ottimi anche i valori 1% low (il valore più basso di frame rate registrato durante l'1% della sessione di gioco), soprattutto con il DLSS 3 attivo.
Più è vicino al valore medio meglio è, e nel caso del Frame Generation attivo è davvero molto vicino.
Ci sono anche le altre tecnologie di upscaling, pensate per gli utenti che usano GPU di casa AMD, e addirittura si possono combinare il DLSS 2 di NVIDIA con l'FSR 3 di AMD, una strana combo che permette anche a chi ha le RTX serie 30 di usufruire di un generatore di frame. Per non parlare della scalabilità delle impostazioni grafiche classiche, con la possibilità di vedere in tempo reale le modifiche che state applicando, una a una. Il pannello delle opzioni si posiziona infatti sulla parte sinistra dello schermo, mostrandovi come varia la grafica di gioco mettendo mano ai vari parametri.
A questo dovete aggiungerci anche il supporto ai monitor Ultrawide (21:9), ai Super Ultrawide (32:9) e addirittura ai setup triplo monitor (48:9). Una percentuale ristrettissima di giocatori PC ha a disposizione postazioni con monitor simili, ma la soddisfazione di potersi immergere nell'isola di Tsushima con monitor così ampi è una roba quasi fuori di testa.
soprattutto considerata l'interfaccia di gioco quasi del tutto priva di indicatori pensata proprio per rendere l'esperienza più immersiva. Dulcis in fundo, Ghost of Tsushima su PS5 aveva già dato sfoggio delle sue capacità grafiche, ma su PC siamo un gradino avanti. Il motore grafico a dirla tutta mostra un po' gli anni che ha, ma la versione per computer può comunque contare su ombre più definite, occlusione ambientale al top (c'è anche XeGTAO di Intel), texture più rifinite e tanto altro.
Ah, se accettate un consiglio: nel caso aveste a disposizione un DualSense giocateci con quello. Sì, PC è il regno di mouse e tastiera, ma Ghost of Tsushima è pensato per essere giocato con il controller, e il DualSense collegato via cavo ha tutte le feature che avreste su PS5, inclusi grilletti adattivi e feedback aptico potenziato.
Insomma, Nixxes Software, la divisione di casa PlayStation che si occupa dei port PC (ha lavorato anche su Horizon Forbidden West e Marvel's Spider-Man Remastered), ha fatto nuovamente centro.
Se non lo avete mai giocato su PlayStation è arrivato il momento di farlo vostro.
È richiesto un account PlayStation?
Vista tutta la polemica che c'è stata con Helldivers 2, e visto anche il lancio di Ghost of Tsushima per PC solo nelle nazioni in cui è possibile creare un account PSN, c'è chi è corso a valutare negativamente il gioco proprio per via dell'obbligo di creazione (o di login) di un account PlayStation. Quanto c'è di vero? Poco. Se volete accedere al PlayStation Network all'inizio del gioco potrete sbloccare qualche oggetto extra, oltre alla possibilità di attivare l'overlay PlayStation in gioco. Potete anche non farlo. In realtà l'account PSN serve prevalentemente per accedere alla modalità multigiocatore Leggende di cui vi parlammo nella recensione della Director's Cut.
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