Dopo il V15s Detect Submarine, ibrido scopa elettrica e lavapavimenti, Dyson ci deve aver preso gusto. Ecco fresca di annuncio la primissima lavapavimenti pura del noto brand di elettrodomestici: si chiama Dyson WashG1, e come da tradizione del marchio non si limita a proporre le stesse cose della concorrenza, ma cerca di reinterpretare nel modo più assoluto il dispositivo per cercare di primeggiare sul mercato. Vediamo come funziona, se può sostituire una scopa elettrica convenzionale, quando arriva e quanto costerà.
Come funziona
Dyson non si è limitata a realizzare una lavapavimenti qualsiasi. Invece di prendere il meccanismo di funzionamento che accomuna quasi tutti i modelli in commercio per ottimizzarlo e migliorarlo, ha di fatto ricreato da zero la lavapavimenti. Solitamente questi dispositivi hanno un rullo che, una volta bagnato, ruota velocemente sul pavimento raccogliendo eventuali detriti pulendo al contempo il pavimento. Un sistema di aspirazione porta poi via detriti e acqua sporca dal rullo spedendola nel serbatoio dell'acqua sporca.
Il sistema della WashG1 funziona in modo diverso: sparisce di fatto tutto il sistema di aspirazione. La spazzola frontale conta 4 rulli motorizzati: due esterni realizzati in microfibra, e contano qualcosa come 64.800 filamenti per centimetro quadrato; e due interni con setole in nylon che si occupano di rimuovere i residui più grandi dai rulli morbidi per spedirli in un vassoio dello sporco che si trova direttamente sulla spazzola frontale. I rulli in microfibra, che poi sono quelli che passano sul pavimento, vantano 13 punti di idratazione ciascuno. Dyson li ha studiati per far sì che la sua lavapavimenti riesca dove altre falliscono, ovvero reidratare le macchie secche e più resistenti per riuscire davvero a pulirle. Nel suo video di presentazione gli ingegneri Dyson parlano espressamente di bagni e cucina, stanze dove di solito si trovano la maggior parte di queste macchie resistenti. C'è poi un pettine rigido che spreme i rulli, estraendo l'acqua residua per poi spedirla verso il serbatoio dell'acqua sporca tramite l'utilizzo di una pompa.
Il fatto che i detriti più grandi siano raccolti nell'apposito vassoio frontale permette di scaricare i due tipi di sporco, liquido e solido, in modo separato. Può sembrare una "sciocchezza", ma non lo è: tanti produttori di lavapavimenti stanno mettendo a punto filtri per cercare di separare i due tipi di sporco direttamente dentro i serbatoi, e Dyson ha di fatto immaginato e realizzato un sistema completamente diverso dal solito.
Dyson WashG1 ha anche la sua stazione di ricarica. Qui è possibile avviare un sistema di pulizia dei rulli che sfrutta acqua pulita e una routine di rotazione dei rulli per ripulire tutte le componenti della spazzola e i tubi attraverso cui passa il tutto. L'unica cosa che sembra mancare è un sistema di asciugatura dei rulli, un fattore che abbiamo trovato fondamentale per evitare cattivi odori sui rulli. Nulla vieta comunque di smontare i rulli e lavarli a mano, per poi farli asciugare alla luce del sole.
Dyson sul suo sito ufficiale raccomanda una pulizia manuale dei rulli ogni 3 utilizzi della lavapavimenti.
Altre caratteristiche
Il serbatoio dell'acqua pulita è da ben 1 litro, circa 300 ml in più di quanto offerto dalla maggior parte dei competitor. Questo permette, a detta di Dyson, di lavare qualcosa come 290 metri quadri di pavimento. Per quanto riguarda le superfici "compatibili", Dyson parla esplicitamente di pavimenti in vinile, in legno (parquet quindi), laminati e piastrelle classiche. Il serbatoio dell'acqua sporca invece è da 0,8 litri. Bisogna ammettere che il design di questa lavapavimenti è davvero originale, e ben diverso da quello di tanti altri modelli in circolazione.
Direttamente sul manico poi c'è un display che mostra autonomia residua calcolata in minuti (e non in percentuale), e subito sotto c'è un pulsante che permette di selezionare 3 livelli di idratazione dei rulli: livello 1, per lavare sporco solido di piccole dimensioni, capelli e macchie poco ostinate; livello 2, per pasticci di cibo, macchie liquide più persistenti e impronte bagnate; e infine livello 3, il più potente, in grado di portare via anche macchie ostinate, fango e sporco incrostato.
A proposito dell'autonomia, la batteria presente a bordo arriva fino a 35 minuti.
La cerniera che unisce la spazzola principale al corpo della lavapavimenti permette poi di inclinare il tutto abbastanza da passare facilmente sotto alcuni mobili e letti. A rendere l'operazione più facile c'è anche la particolare forma del manico e della staffa.
Sostituisce l'aspirapolvere?
È Dyson stessa a rispondere a questa domanda, domanda a cui avevamo dato una risposta anche noi in questo articolo. Sì e no. Non c'è bisogno di passare prima l'aspirapolvere, visto che la nuova WashG1 è pensata per portare via polvere e residui solidi, lavando al contempo il pavimento. Rimane però il problema che una lavapavimenti del genere, così come altri modelli di altri marchi, non può essere passata su tappeti, moquette o simili. Inoltre le scope elettriche moderne, inclusi i modelli Dyson, hanno accessori per spolverare, per raggiungere punti alti e anche per pulire letti e divani (oltre ai tappeti), cosa che per forze di cose la WashG1 non può fare.
Uscita e prezzo
Sul sito italiano di Dyson non ci sono informazioni a riguardo, mentre sulla newsroom americana si legge chiaramente che Dyson WashG1 arriverà sul mercato il prossimo autunno al prezzo consigliato di 699,99$. Se il prezzo fosse confermato per l'Italia, sarebbe in linea con i modelli top di gamma di marchi quali Tineco e Dreame, fra i più attivi nel campo anche qui in Italia. Anzi, ce ne sono di più costosi, con prezzi che arrivano a 800 e 900€.