Android 13 Beta 1: tutte le novit ufficiali, nascoste e non documentate
27 Aprile 2022 0
Ieri sera Google ha rilasciato la prima Beta di Android 13, che nella timeline di sviluppo è la terza build pubblica dopo due Developer Preview. Come per le precedenti build, abbiamo deciso di raccogliere tutte le novità, sia quelle ufficiali sia quelle nascoste o non documentate, in un singolo articolo che aggiorneremo man mano che emergono altri dettagli. Partiamo da una notizia piuttosto grossa:
TUTTI POSSONO PROVARE ANDROID 13 BETA
Beh, più o meno. Bisogna avere uno smartphone ragionevolmente recente e bisogna avere un po' di esperienza nello smanettare. In concreto, Google ha rilasciato le GSI (Generic System Image) di Android 13 Beta 1. Le GSI sono parte del cosiddetto Project Treble: già da qualche anno, tutti gli smartphone con il Play Store devono essere in grado di avviare una GSI, che è sostanzialmente una versione "base" di Android senza personalizzazioni software, senza grossi problemi di driver o compatibilità hardware.
Sostanzialmente ogni smartphone nativo Android 9 e successivi che ha il Play Store supporta obbligatoriamente Project Treble, quindi chiunque ne possiede uno con queste caratteristiche ed è interessato non deve far altro che scaricare la build dal sito ufficiale di Android Developers, facendo attenzione di scegliere la build giusta per il proprio processore, e installarla manualmente. La procedura precisa varia da un dispositivo all'altro, e richiede in genere lo sblocco del bootloader e l'installazione di una custom recovery. Google indica che ci sono almeno tre problemi noti da tenere in considerazione:
- Audio telefono: potrebbe non sentirsi alcun suono in entrata durante una chiamata se si usa l'app telefono preinstallata.
- Boot loop: il riavvio della GSI potrebbe non funzionare in alcuni smartphone. Bisogna entrare nella recovery e cancellare i dati utente, eseguire un ripristino alle impostazioni di fabbrica e poi riavviare.
- Partizioni troppo piccole: su alcuni smartphone le GSI di Android 13 che includono anche i servizi Google (GMS) potrebbero essere troppo grandi per le partizioni preesistenti. Una soluzione può essere di cancellare alcune partizioni dinamiche non essenziali.
- Ritorno del "Non disturbare". Con la Developer Preview 2 la funzionalità era stata rinominata in "Priority Mode"; Google ha deciso di tornare sui propri passi.
- Animazione della barra di riproduzione nel player audio. A quanto pare non si sincronizza con la musica attualmente in riproduzione e non è dinamica.
The media player now has a squiggly progress bar. pic.twitter.com/jHeFT7m1oj
— Mishaal Rahman (@MishaalRahman) April 26, 2022- Material You più colorato. Una delle novità principali di Android 12 è la possibilità di applicare combinazioni di colore a moltissime parti dell'interfaccia del sistema operativo. Ci sono quattro combinazioni "preconfezionate" e l'opzione del tema dinamico, che genera una palette in base ai colori dell'immagine di sfondo. Con la Beta 1, da quattro opzioni standard si passa a 16, e contemporaneamente l'algoritmo di tema dinamico, chiamato Monet, ora può usare 16 diversi set di parametri per generare le palette (calcolando anche le varianti tema scuro/tema chiaro).
- Controlli smart home più comodi. Si possono attivare dal Lock Screen senza bisogno di sbloccare il dispositivo. Tuttavia, allo stato attuale è un'opzione che è disattiva per default e che l'utente deve cercare nel menu delle impostazioni (sezione dedicata al Lock Screen, appunto); inoltre, gli sviluppatori devono implementarla espressamente nelle loro app di gestione della smart home.
- Clipboard più versatile. Nella Developer Preview 2 erano emerse le prime tracce di un nuovo "editor" degli elementi copiati. Sostanzialmente funziona in modo analogo a quando si cattura uno screenshot: compare una notifica flottante in basso a sinistra che permette di modificare l'elemento copiato, oppure aprirlo (in caso di link) e altre azioni utili in base al contesto o tipologia.
- Clipboard più sicura. Tutti gli elementi copiati vengono eliminati dopo un'ora di persistenza nella clipboard. È una funzione che già Gboard offriva, ma ora è "universale" per l'intero OS.
- È scomparsa la possibilità di impostare la lingua individualmente per ogni app. Era emersa con la Developer Preview 2. Al momento non si sa il perché di questo passo indietro.
- Sblocco col volto su Pixel 6 Pro. Anche qui, erano emersi diversi indizi nel corso delle scorse settimane, e con l'arrivo della nuova Beta si sono moltiplicate le segnalazioni della comparsa della schermata di configurazione. Per chiarire, al momento non funziona, ma per lo meno c'è. In effetti alcuni utenti ne segnalano l'arrivo anche su Pixel più vecchi, in particolare il 5. A questo punto non è chiaro come procederà Google.
- Spatial Audio su Pixel 6. Nemmeno questo funziona, ma tra i vari file del sistema c'è una libreria proprio con questo nome.
- Possibile unificazione della ricerca. Con Android 12 ha debuttato la cosiddetta "on-device search" - essenzialmente dall'app drawer è possibile cercare app, contenuti dello smartphone, contatti, immagini e, tramite un link, effettuare la stessa ricerca su Google. Con Android 13 Beta 1, si è tornati alla vecchia interfaccia di ricerca che si limita alle sole app. Tuttavia, tracce nel codice indicano che Google stia lavorando per una funzionalità più avanzata, in cui sostanzialmente non esisterà più differenza tra il widget di ricerca nella home screen e quello nel drawer - o in qualsiasi altra posizione. In altre parole: ogni ricerca includerà in modo organico risultati dal Web e dal proprio dispositivo. Questa è la teoria, per lo meno.
- Possibilità di cambiare la risoluzione dello schermo (immagine 1 qui sotto). Per ora non compare effettivamente, ma la grafica scoperta suggerisce che ci sono almeno due opzioni: "High resolution", ovvero FHD+ 1080p, e "Highest resolution", che dovrebbe corrispondere alla risoluzione nativa del pannello (naturalmente quando questa è superiore al FHD+).
- App suggerite nella taskbar nei dispositivi con schermi grandi (immagine 2). Più precisamente: nel drawer che si richiama dalla taskbar nel caso di dispositivi con display grandi, come tablet. Le app suggerite contestuali sono una funzionalità che ormai diamo per scontata sugli smartphone, e la sua mancanza, anche in Android 12L, nel drawer per tablet risultava piuttosto singolare.
- Nuova icona per il debug USB (immagine 3), con la "T" che contraddistingue Android 13.
- Possibilità di mantenere la vibrazione nella modalità silenziosa (immagine 4).
- Possibilità di disabilitare lo Screen Saver nelle relative opzioni.
- Screen Saver più versatili. Le complicazioni ora possono mostrare, tramite icone:
- Se c'è una sveglia attiva
- Se è attiva la modalità non disturbare
- Se è attiva la videocamera
- Se è attivo il microfono
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