Già nelle scorse settimane erano emerse indicazioni sull'intenzione di Google di migliorare l'esperienza d'uso della fotocamera su Android con app di terze parti; e nel corso di una sessione dedicata durante la conferenza annuale I/O 2022 ha dichiarato all'atto pratico come ciò avverrà. Sostanzialmente ci sarà un aggiornamento della libreria CameraX e delle API Camera2.
Intanto, una doverosa premessa. Vi è probabilmente capitato di notare che sul vostro dispositivo Android se scattate una foto da dentro a un'app che non è quella della fotocamera (WhatsApp o Instagram, giusto per fare un esempio di un caso d'uso molto frequente) la qualità tende a essere inferiore - specialmente se le condizioni di luce non sono ottimali. Questo perché, semplificando molto, gli sviluppatori terzi non possono semplicemente implementare nelle loro app lo stesso software che usa il sistema operativo, analogamente per esempio a quanto accade con il browser Web grazie a WebView. Hanno accesso all'hardware, questo sì; ma visto che il parco dispositivi Android è praticamente sterminato, ottimizzare le foto per ogni modello è un lavoro estremamente complicato.
In tempi recenti Google ha cercato di migliorare questa situazione aggiornando e potenziando gli strumenti messi a disposizione degli sviluppatori, in particolare con le API Camera2 e la libreria Jetpack CameraX. Il problema è che finora le innovazioni, per quanto concrete e tangibili, hanno riguardato solo le fotografie statiche, non i video. Con l'I/O 2022 questo limite viene superato.
Traducendo in soldoni: app come Instagram e WhatsApp potranno usare le fotocamere secondarie (grandangolo e zoom) anche per i video, ad esempio, e le riprese potranno avvenire anche in HDR. Purtroppo, almeno inizialmente, i requisiti tecnici saranno elevati: gli smartphone dovranno essere certificati per il supporto all'HDR 10-bit HLG10, che per ora si trova solo sui migliori flagship sul mercato (per esempio il Galaxy S22 Ultra di Samsung). Con Android 13, inoltre, le app realizzate basandosi su CameraX potranno beneficiare di maggior qualità, stabilità e fluidità nel viewfinder, e verranno ridotti significativamente i casi di perdita di frame durante la registrazione di video a 60 FPS e superiori.
Miglioramenti ci saranno anche per le fotografie statiche. Grazie a specifiche estensioni sempre in CameraX, anche le app terze potranno sfruttare le funzionalità più creative della fotocamera come la modalità notturna o quella ritratto. L'iniziativa purtroppo richiederà del lavoro anche da parte dei produttori dei dispositivi, che dovranno implementare le estensioni, ma Google promette del software "universale" per ovviare a eventuali mancanze in questo senso.