Google ha avviato il rilascio della terza beta di Android 14, che rappresenta un punto importantissimo nello sviluppo della nuova versione del robottino verde chiamato Platform Stability, ovvero Stabilità della Piattaforma.
Questo significa che le versioni di Android 14 a partire dalla Beta 3 sono, dal punto di vista degli sviluppatori di app (ecco i migliori editor video), comparabili alla versione finale che verrà rilasciata questo autunno, in quanto API e tutti i comportamenti rivolti alle app sono ora definitivi.
Con la versione odierna di Android 14 Beta 3, Google afferma di proseguire nella fase successiva del ciclo di sviluppo di Android, basandosi su temi come privacy, sicurezza, prestazioni, produttività degli sviluppatori, personalizzazione degli utenti e continuando a migliorare l'esperienza su dispositivi dotati di grandi schermi.
La casa di Mountain View incoraggia tutti gli sviluppatori di app a testare le loro creazioni ed eventualmente riportare eventuali problemi. Secondo Google, ci sono una serie di modifiche in Android 14 che potrebbero influire sulle app, vediamole insieme.
Nello specifico, a partire da Android 14 il sistema supporta il ridimensionamento dei caratteri fino al 200% per impostazione predefinita, fornendo agli utenti ipovedenti ulteriori opzioni di accessibilità in linea con le Web Content Accessibility Guidelines (WCAG). Questa funzione deve essere testata per verificare che l'app supporti caratteri di dimensioni maggiori senza influire sull'usabilità.
Un altro punto importante riguarda la possibilità per gli utenti di concedere l'accesso parziale alla propria libreria multimediale quando l'app richiede una delle autorizzazioni per i supporti visivi (READ_MEDIA_IMAGES o READ_MEDIA_VIDEO) introdotte in Android 13 (livello API 33). Quando l'app passa in background o quando l'utente la chiude attivamente, il sistema la tratta come autorizzazioni una tantum e alla fine le nega. Google consiglia di utilizzare il selettore di foto che fornisce agli utenti un modo sicuro per concedere alla tua app l'accesso a immagini e video selezionati che non richiedono alcuna autorizzazione.
Sul fronte della privacy, Android 14 aumenta il numero di posti in cui il sistema mostra le informazioni che gli sviluppatori hanno dichiarato nel modulo Play Console. Per alcune autorizzazioni, la finestra di dialogo delle autorizzazioni di runtime del sistema ora include una sezione selezionabile che evidenzia le pratiche di condivisione dei dati dell'app, e Google consiglia agli sviluppatori di rivedere le norme sulla condivisione dei dati sulla posizione e apportare eventuali aggiornamenti alla sezione Sicurezza dei dati di Google Play.
Inoltre Google consiglia agli sviluppatori di eseguire l'aggiornamento all'ultima versione della libreria o dell'SDK in caso di problemi e avviare il processo per aggiornare la targetSdkVersion dell'app. Questo serve anche per allineare le librerie alle funzionalità delle ultime versioni di OpenJDK 17 LTS.
Tra le altre questioni da prendere in considerazione per gli sviluppatori, se l'app ha come target Android 14, c'è la necessità di specificare almeno un tipo di servizio in primo piano per ogni servizio in primo piano che rappresenti il caso d'uso dell'app, mentre per quanto riguarda la sicurezza, ora le app destinate ad Android 14 non possono più inviare determinati intenti impliciti ai componenti interni, ma devono specificare il comportamento di esportazione, a meno che non stiano ricevendo solo trasmissioni di sistema.
Google incoraggia tutti gli sviluppatori a testare le loro app installando la Beta 3 su dispositivi compatibili (tra cui ora c'è anche Pixel 7a) o sull'emulatore. Alla Beta 3 seguiranno, da luglio, almeno due altre Beta prima del rilascio finale di Android 14 in autunno.