Android 14, la Beta 4 mostra novità relative alla gestione di più app store

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Android 14, la Beta 4 mostra novit relative alla gestione di pi app store

18 Luglio 2023 0

Con l’ultima Beta di Android 14, distribuita da Google appena qualche giorno fa, ci saranno alcune novità aggiuntive sulla gestione degli aggiornamenti delle app; nello specifico, si parla di avvisi se le app vengono aggiornate da una fonte diversa da quella che le ha installate. L’esempio più pratico è anche il più banale, soprattutto per i più smanettoni: si vuole installare l’ultimissima versione di una Google App senza aspettare i classici tempi di distribuzione del Play Store, che possono richiedere qualche giorno in più; quindi si trova l’APK da una fonte affidabile, per esempio APKmirror o xda-developers, la si scarica e la si esegue.

Ecco, a questo punto Android 14 spiegherà che in genere gli aggiornamenti di quest’app vengono gestiti dal Play Store e che l’installazione di aggiornamenti da altre fonti può implicare che anche gli aggiornamenti futuri saranno installati, anche in automatico, da altre fonti. Niente di troppo invasivo: basta prendere atto del messaggio premendo il relativo pulsante e continuare con la propria procedura.


Non è perfettamente chiaro quanto ampia sarà questa iniziativa. I primi test sembrano suggerire che si diffonderà in modo graduale, e che si comincerà proprio con le app di Google. Da notare che Google non parla espressamente della pratica del sideloading, di cui avranno una certa familiarità gli utenti più avanzati; le parole scelte dalla società sono un modo, peraltro piuttosto “neutrale” e non allarmistico, di gestire la questione dei molteplici app store.

Come sappiamo molte discussioni e polemiche si sono fatte intorno a come vengono vendute/distribuite le app sui sistemi operativi mobile; Google e soprattutto Apple sono state accusate di aver instaurato un regime di monopolio, rendendo le cose più scomode e complicate (nel caso della Mela diciamo pure: pressoché impossibili) ad eventuali negozi di app di terze parti. E se Apple sta cercando di opporsi con tutte le proprie forze alle imposizioni di apertura, provenienti da sempre più enti regolatori in tutto il mondo, Google ha scelto di adottare una strategia più aperta e amichevole - come dimostra, appunto, la novità discussa in questo articolo.


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