Android 15: la beta 3 introduce uno strumento di diagnostica hardware

4 months ago 129

Diagnosticare autonomamente potenziali problemi hardware sul proprio smartphone o tablet Android potrebbe rivelarsi un'impresa ardua o quantomeno non troppo intuitiva per la maggior parte degli utenti, ma Google sembra intenzionata a semplificare le cose integrando uno strumento di diagnostica direttamente in Android 15. Grazie a esso sarà possibile verificare autonomamente il corretto funzionamento di componenti chiave del proprio dispositivo prima di ricorrere all'assistenza tecnica.

L'esistenza di questo strumento è stata scoperta da Android Authority nell'ultima beta di Android 15. Sebbene non sia ancora abilitata di default, è possibile attivarla manualmente e per trovarla basta andare in Impostazioni > Sistema > Diagnostica dispositivo. Lo strumento di diagnostica presenta due sezioni principali: Integrità componenti e Modalità valutazione.


La prima permette di eseguire test manuali su display, touch screen, batteria e memoria di archiviazione.

  • Display: potremo verificare la presenza di pixel morti, perdite di luce o alterazioni del colore.
  • Batteria: mostrerà informazioni come la percentuale di capacità residua, la data di fabbricazione, la data del primo utilizzo e persino il numero di cicli di carica.
  • Memoria storage: potremo verificare la vita residua della memoria e la sua capacità totale.

La Modalità valutazione sarà più complessa e richiederà l'utilizzo di un altro dispositivo compatibile. Il processo di valutazione prevede la scansione di un codice QR e, per alcuni test, l'accesso a internet.

Questo strumento di diagnostica dell'hardware in Android 15 fornirà una panoramica generale sullo stato di salute del nostro dispositivo e permetterà così di individuare potenziali problematiche con lo schermo, la batteria o la memoria, evitando inutili visite al centro assistenza. Sebbene esistano già applicazioni di terze parti che svolgono funzioni simili, l'integrazione di uno strumento nativo all'interno del sistema operativo rappresenta sicuramente un'aggiunta gradita.


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