Android 16 potrebbe introdurre le categorie nei Quick Settings

2 months ago 73

Pare che Google abbia intenzione di introdurre le categorie nei Quick Settings: probabilmente le vedremo debuttare con Android 16, se l’idea sarà confermata. I colleghi di Android Authority hanno avvistato tracce in questo senso nell’ultima Beta del sistema operativo, lanciata nelle scorse ore. Gli indizi non sono tanto più di una manciata di stringhe del testo che verrà mostrato dall’interfaccia, ma permettono già di capire parecchio.

Allo stato attuale dei lavori, il sistema riconoscerà un massimo di sette categorie, che includono: Accessibilità, Connettività, Display, Privacy, Forniti dalle app, Utility e una settima che dice semplicemente “Sconosciuto”. L’editor del pannello dei Quick Settings organizzerà tutti i toggle disponibili in tali categorie rendendo più semplice l’individuazione di ciò che interessa l’utente per l’aggiunta nel pannello vero e proprio. Allo stato attuale l’editor è un semplice elenco di toggle organizzato su due colonne, non organizzato in alcun modo. I toggle delle app terze sono in fondo, dopo quelli di sistema. Con il nuovo sistema l’editor dovrebbe apparire così:


Gli screenshot condivisi dalla fonte non mostrano la categoria Utility, semplicemente perché tutti i toggle che le appartenevano erano già nel pannello e il sistema non mostra le categorie vuote, né la categoria “Sconosciuto”, i cui meccanismi di funzionamento sono attualmente poco chiari. Forse Google la tiene come “jolly” in fase di sviluppo ma sembra improbabile che diventerà ufficiale - i toggle di sistema devono essere “conosciuti” per forza, e per quelli forniti da app di terze parti c’è la categoria apposta.

Come dicevamo a inizio articolo, non ci sono certezze su quando questa novità debutterà, ammesso e non concesso che debutti. La magnitudine del cambiamento lascia pensare che sarà parte di un major update, non di una “semplice” QPR, e quindi il pensiero va subito ad Android 16 il cui lancio è previsto per l'estate del 2025; ma chissà, Google potrebbe avere idee differenti.


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