Tra qualche giorno dal Play Store potrebbero sparire tutte le app di terze parti che permettono di registrare le chiamate: la modifica era nell'aria già da tempo, anche perché la funzionalità è in diversi Paesi illegale, o comunque soggetta a clausole e limitazioni (in particolare: l'interlocutore deve essere al corrente che la registrazione è in corso). Già da anni Google aveva ritirato l'API ufficiale che permetteva di farlo, e con le release successive si è impegnata per bloccare eventuali stratagemmi e workaround scovati dagli sviluppatori (in particolare con Android 10 ha bloccato direttamente la registrazione tramite microfono).
L'ultima risorsa rimasta agli sviluppatori terzi finora era di sfruttare (in modo chiaramente improprio) l'API di accessibilità; la "pacchia", tuttavia, finirà tra meno di un mese, esattamente l'11 maggio. È importante osservare che questa modifica riguarda solo le app di terze parti, non quelle preinstallate di fabbrica; detta in un altro modo, i produttori di smartphone continuano ad avere la facoltà di integrare la registrazione delle telefonate nelle loro app e personalizzazioni del sistema operativo - sobbarcandosi naturalmente l'onere di assicurarsi che tutto venga svolto in ottemperanza alle leggi dei vari Paesi coinvolti. Vale la pena osservare che anche l'app telefono di Google stessa offre la funzionalità.
Al momento non è perfettamente chiaro cosa succederà alle app che non osserveranno le nuove disposizioni. È lecito ipotizzare che saranno eliminate dal Play Store, ma Google non ha fornito ulteriori delucidazioni. Non sono le uniche modifiche che gli sviluppatori di Mountain View hanno deciso di apportare all'API di accessibilità, ma è probabilmente la più significativa per un ampio numero di utenti. Per il resto ci sono semplicemente altri casi di "non usare quest'API per scopi chiaramente diversi dall'aiutare le persone con disabilità", che è poi il motivo per cui esiste.
Nel video incorporato qui sopra è possibile guardare il replay completo del webinar di annuncio, se siete sviluppatori interessati alla questione, in alternativa seguendo il link FONTE potete leggere un riassunto scritto. Google si è occupata di aggiornare anche altre regole per sviluppatori, in particolare relative alla pubblicità, alle app per bambini e alle dichiarazioni fuorvianti.