Apple: anche il Giappone pronto a imporre il sideloading delle applicazioni
19 Giugno 2023 0
Seguendo la strada battuta dall'Europa, anche il Giappone sarebbe pronto a imporre a Apple il sideloading rendendo quindi possibile installare le applicazioni da piattaforme diverse dall'App Store. Inoltre le norme redatte dal governo giapponese dovrebbero includere diverse altre richieste, tra cui quella di consentire che i pagamenti in-app delle Applicazioni per iOS e Android possano essere gestiti da piattaforme di terze parti.
Apple è al lavoro sul sideloading delle app su iOS 17, ancora assente dalla beta del sistema operativo ma destinato a diventare parte integrante dell'ecosistema dei dispositivi mobile Apple entro il 6 marzo del 2024. Questa, infatti, la data di scadenza fissata dal Digital Markets Act (DMA) in modo da garantire un clima di maggiore concorrenza in tutti i 27 Paesi che fanno parte dell'Unione Europea.
A detta di Tim Cook, CEO di Apple, impedire il sideloading renderebbe i dispositivi iOS più sicuri, ma questo non ha fermato i legislatori europei. Anzi, l'iniziativa sembra essere piaciuta molto al governo giapponese che avrebbe già redatto, almeno a detta del Japan Times, una serie di norme studiate per imporre a Apple l'implementazione del sideloading e non solo. Per il momento si tratta solo di una proposta, ma sarà discussa nel 2024 e potrebbe quindi tradursi in realtà con iOS 18.
Le modifiche previste dal governo giapponese, come anticipato, dovrebbero colpire anche Google che consente già il sideloading delle applicazioni, benché il 97% degli utenti utilizzi comunque lo store ufficiale Android, ma al pari di Apple gestisce direttamente i pagamenti in-app, incassando una corposa fetta della cifra. Corre quindi grossi rischi se la proposta dovesse passare e spingere altri paesi a fare lo stesso, con il rischio di mancati guadagni, nell'ordine dei miliardi di dollari, per entrambe le compagnie. Non a caso Apple ha combattuto strenuamente con il governo olandese sulla questione dei pagamenti, opponendo la massima resistenza possibile.
Oltre a quanto sopra, le due compagnie potrebbero essere costrette a rivedere altre politiche considerate monopolistiche. Le nuove regole, infatti, includerebbero la richiesta di facilitare la rimozione delle applicazioni preinstallate e la richiesta che Apple e Google non favoriscano i propri servizi nei risultati di ricerca. Ed è un qualcosa che al pari della gestione dei pagamenti potrebbe estendersi a macchia d'olio in tutto il mondo costringendo entrambe le compagnie a ripensare alla radice le proprie politiche commerciali.