Apple e Google indagate in UK per abuso di posizione dominante sui browser mobile

1 year ago 114

Il Regno Unito continua a portare avanti la sua lotta contro le grandi aziende del tech e questa volta il suo sguardo - o meglio quello della Competition and Markets Authority - è rivolto verso Apple e Google, più precisamente sul mercato dei browser mobile, con particolare attenzione al tema del cloud gaming.

Stando a quanto riportato dall'autorità, sembra che un sempre crescente numero di sviluppatori web, sviluppatori di browser e servizi di cloud gaming si stiano lamentando dell'eccessivo controllo in mano a Apple e Google sul fronte mobile esercitato attraverso soluzioni come Safari e Chrome. Nel caso dell'azienda di Cupertino, ricordiamo, Safari e il suo motore WebKit sono le uniche soluzioni realmente disponibili sia per gli utenti che per gli sviluppatori su iOS e iPadOS, dal momento che ogni browser alternativo deve comunque essere basato sulle stesse fondamenta, arrivando a presentarsi come un Safari sotto mentite spoglie.

La situazione è molto diversa su Android, almeno in teoria. Sì perché, sebbene sia vero che la libertà di scelta sia nettamente superiore - sia per quanto riguarda il browser che per il motore di rendering -, è altrettanto vero che le politiche attuate da Google tendono a rendere Chrome una soluzione quasi impossibile da evitare, o comunque posta in posizione di netto rilievo rispetto alle alternative.

IL CLOUD GAMING DA BROWSER AL CENTRO DELLA QUESTIONE

Questo, secondo le lamentele giunte alla CMA sin da giugno 2022, porterebbe al rallentamento dell'innovazione e alla morte della competitività di certi servizi. Gran parte dei problemi, fa notare la CMA attraverso il suo comunicato, saranno risolti dall'entrata in vigore del Digital Markets Act, ma nel mentre è necessario regolamentare la situazione attuale.

Al momento non sono ancora chiari quali saranno tutti i punti toccati dall'indagine, ma sembra che il tema del cloud gaming sarà uno di quelli centrali. Anche in questo caso bisogna capire quali sono le criticità evidenziate dagli sviluppatori, dal momento che proprio i browser internet sono diventati il principale sistema per aggirare le limitazioni imposte da Apple su App Store, visto che servizi come Xbox Cloud Gaming e molti altri sono accessibili proprio da Safari e non tramite app dedicate.

Tra gli altri temi sotto esame dovrebbe esserci quello degli investimenti sottostimati da parte di Google e Apple sui loro rispettivi browser, i quali costringerebbero gli sviluppatori web a lavorare maggiormente - aumentando quindi i loro costi - per riuscire a correggere problematiche o superare limitazioni eccessive.

IL REGNO UNITO SEMPRE PI SEVERO CONTRO LE BIG DEL TECH

La mossa della CMA è sicuramente motivata da buone intenzioni, ma è probabile che alla fine dei conti si concluderà con un nulla di fatto, proprio a causa della già citata entrata in vigore del Digital Markets Act, il quale comincerà a farsi sentire già dalla primavera del 2023. L'indagine della CMA, invece, sarà completata entro 18 mesi, quindi quando il DMA sarà già a regime da tempo, motivo per cui è improbabile che produca qualche risultato particolarmente efficace.

Dal punto di vista politico è comunque un segnale importante da parte del Regno Unito, il quale continua a fare la voce grossa con le grandi aziende del tech e punta a far passare il messaggio di voler diventare un punto di riferimento globale per quanto riguarda la tutela dei diritti dei consumatori, andando ad affiancarsi al percorso intrapreso dall'Europa in dal GDPR. D'altronde anche l'indagine nei confronti dell'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft va in questa direzione e rappresenta proprio il nuovo corso che il Paese vuole intraprendere nel contrasto ai colossi del tech.


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