Da oltre un decennio, l’idea che Apple avesse potuto realizzare un televisore ha alimentato curiosità e aspettative, un prodotto che potesse ridefinire "alla Apple" anche il concetto di intrattenimento domestico, proprio come l’iPhone aveva fatto con il mondo degli smartphone. Tuttavia, nonostante continue indiscrezioni, presunti prototipi e progetti ambiziosi, Apple non ha mai trasformato questa visione in realtà.
Mark Gurman, giornalista di Bloomberg, ha voluto ricostruire l’intera storia, raccontando le ambizioni, le difficoltà e i compromessi che avrebbero spinto Apple ad abbandonare definitivamente l’idea di un televisore vero e proprio, concentrandosi invece su prodotti come la Apple TV e, più recentemente, il Vision Pro.
UN PROGETTO VISIONARIO MAI REALIZZATO
Il progetto di un televisore Apple risale ai primi anni successivi al lancio dell’iPad. L’idea iniziale era di creare un dispositivo multifunzione: un grande schermo che potesse fungere sia da TV tradizionale che da un enorme iPad o un Mac touch-screen. Un dispositivo pensato per integrare intrattenimento, lavoro e comunicazione, unendo hardware di alta qualità e un’esperienza software unica.
Secondo Gurman, Apple era persino arrivata a sviluppare prototipi a grandezza naturale e interfacce utente dedicate. Le dichiarazioni di Steve Jobs, co-fondatore dell’azienda, avevano contribuito a creare un alone di mistero e attesa attorno al progetto: “Ho finalmente trovato la soluzione”, aveva dichiarato a Walter Isaacson, suo biografo.
LE DIFFICOLTA' DEL MERCATO
Nonostante l’entusiasmo iniziale, Apple si scontrò presto con una dura realtà: il mercato delle televisioni era (ed è ancora) un settore con margini di profitto molto bassi e cicli di aggiornamento lenti. I consumatori acquistano nuovi televisori solo di rado, a differenza di smartphone, tablet e computer, che vengono sostituiti più frequentemente.
Inoltre, le complessità logistiche e i costi di produzione si rivelarono proibitivi. Trasportare grandi pannelli da fabbriche a magazzini e poi ai consumatori finali sarebbe stato un processo costoso e inefficiente. Per Apple, che si basa su alti margini e una produzione ottimizzata, questi ostacoli resero il progetto economicamente insostenibile.
Come sottolinea Gurman, l’idea di entrare in un mercato dominato da giganti come Samsung, LG e Sony, senza prospettive di margini elevati o di aggiornamenti frequenti, spinse Apple a riconsiderare le proprie priorità.
DAL TELEVISORE ALLA APPLE TV
Con il progetto del televisore accantonato, Apple decise di sfruttare alcune delle idee più promettenti sviluppate in quella fase per migliorare il suo set-top box, la Apple TV. Nel 2015 lanciò un modello rinnovato, con il supporto a Siri, un telecomando touch, un App Store e un nuovo sistema operativo, tvOS.
L’anno successivo arrivò l’app Apple TV, che integrava contenuti di iTunes e piattaforme di terze parti in un’unica interfaccia. Quest’ultima divenne in seguito il centro dei servizi Apple TV+ e dei canali a pagamento, ampliando l’offerta di contenuti dell’azienda.
Nonostante questi progressi, il set top box Apple TV non è mai diventata un prodotto di punta. Negli anni successivi, Apple esplorò nuovamente l’idea di un televisore, ma i problemi economici e logistici rimasero irrisolti. Nel 2019 l’azienda decise di portare i propri servizi su televisori di terze parti, stringendo accordi con marchi come Samsung, Sony e LG.
IL VISION PRO E IL FUTURO DEL MERCATO
Nel 2023, l’azienda di Cupertino ha lanciato il Vision Pro, un visore di realtà aumentata che, secondo alcuni, rappresenta una sorta di evoluzione del progetto originario della TV. Il Vision Pro offre un’esperienza video immersiva, oltre a funzionalità di comunicazione e produttività. Tuttavia, anche il Vision Pro presenta sfide simili a quelle del televisore: è un dispositivo costoso, complesso da produrre e destinato a un pubblico di nicchia.
Eppure, il sogno del televisore di Apple non sarebbe morto. Come riportato la scorsa settimana, Tim Cook e soci sarebbero tornati a rivalutare questa prospettiva come parte di una spinta per la smart home. Secondo Gurman, tuttavia, sembrerebbe estremamente improbabile che ciò possa accadere dato che il mercato delle TV non è cambiato, anzi, i televisori sono diventati più mercificati e il business è diventato ancora meno interessante.
Secondo Gurman, guardando al futuro, Apple dovrebbe adottare una strategia diversa per conquistare il salotto dei consumatori. Una possibilità sarebbe il lancio di un dispositivo di streaming economico, simile a Google Chromecast o Amazon Fire TV Stick. Questo permetterebbe ad Apple di portare il proprio sistema operativo tvOS e i servizi associati su un numero maggiore di televisori, senza dover affrontare i costi e i rischi legati alla produzione di un televisore completo.
Un’altra opzione potrebbe essere un'ampia gamma di dispositivi, seguendo il modello “buono, migliore, eccellente” già utilizzato per iPhone e Mac. Ad esempio, un dispositivo di base, simile a un dongle HDMI, una Apple TV standard, migliorata rispetto all’attuale modello e un dispositivo premium, pensato per offrire la migliore esperienza di streaming e gaming. Apple potrebbe inoltre ampliare la sua offerta con accessori smart, come soundbar con fotocamere integrate per FaceTime o speaker HomePod avanzati, tutti controllabili tramite un futuro dispositivo smart home.