Le voci sull'effettiva disponibilità di iPhone 14 una volta arrivato sul mercato internazionale si intensificano sempre più man mano che ci si avvicina alla data di presentazione (che sia il 6 settembre come riportano i rumor?). Pesano in particolare le diverse tensioni geo-politiche in atto, in primis il conflitto ucraino e ancor di più le schermaglie tra Cina e Taiwan (e USA, spettatore interessato). A questo si aggiungano anche le difficoltà dovute alla pandemia, che specie in Oriente sta ancora obbligando i governi ad ordinare lockdown e blocchi alle attività produttive.
Nonostante questo, si diceva, le voci su iPhone 14 sono rassicuranti. Dopo gli analisti è la stessa Apple a gettare acqua sul fuoco: non ci saranno né ritardi né scarsa disponibilità, perché la richiesta inviata ai fornitori è quella di realizzare almeno tanti iPhone quanti quelli del 2021 e di quest'anno. Tradotto in numeri, l'azienda di Cupertino ha fatto richiesta di 90 milioni di iPhone 14. In totale quest'anno saranno 220 milioni i melafonini immessi sul mercato.
La volontà da parte di Apple è di sfruttare il momento di stanca del mercato: in Cina il trend è negativo, così pure in Europa. In generale, si registra un calo del 9% e le previsioni non sono affatto positive.
E se soprattutto Android è in affanno, Apple intende approfittarne mantenendo alto il livello di produzione e auspicando che le vendite seguano lo stesso passo. Da qui l'intenzione di arrivare a produrre inizialmente 90 milioni di iPhone 14, più dei 75 milioni che l'azienda ha immesso tra settembre e dicembre nel caso delle generazioni precedenti.
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