Apple starebbe lavorando per portare l'IA sui MacBook. Ma non chiamatela IA

9 months ago 173

Apple si è sempre tenuta in disparte rispetto al recente hype riguardante l'intelligenza artificiale, la nuova gallina dalle uova d'oro delle aziende tech, ma nei giorni scorsi senza pubblicizzarlo ha pubblicato un nuovo framework per modelli IA chiamato MLX. 

I principali competitori della casa di Cupertino investono infatti miliardi su questa tecnologia e continuano a rilasciare prodotti per attrarre utenti e investitori, e l'annuncio di ieri di Google a proposito del modello Gemini, che promette di essere più potente di GPT-4, è solo l'ultimo esempio (sapete come accedere a ChatGPT?). 

L'azienda della mela invece evita persino di usare la parola IA in molte delle sue presentazioni principali, il che ha portato molti a chiedersene il motivo. A settembre, però erano apparsi in rete i primi rumor sul fatto che Apple stesse spendendo milioni di dollari al giorno solo per allenare l'IA, con l'obbiettivo di lavorare a modelli da implementare nei suoi servizi.

Ora, come abbiamo anticipato, il team di ricerca della mela sull'apprendimento automatico ha pubblicato su GitHub e PyPI il framework MLX, un framework di apprendimento automatico su cui gli sviluppatori possono costruire modelli da eseguire specificamente sui chip Apple Silicon e sulla libreria di modelli di apprendimento profondo MLX Data.

La notizia ha suscitato immediatamente l'interesse degli esperti. Awni Hannun, un ricercatore di apprendimento automatico presso Apple, ha pubblicato su X che MLX Data è un "pacchetto agnostico, efficiente e flessibile per il caricamento dei dati" e che funziona sui framework MLX, PyTorch o Jax.

Su GitHub, Apple spiega che per creare MLX gli ingegneri hanno preso spunto da framework come PyTorch, Jax e ArrayFire, ma c'è una differenza: la memoria condivisa. Questo significa che qualsiasi attività eseguita su MLX funziona su dispositivi supportati (in questo momento, CPU e GPU) senza richiedere lo spostamento dei dati sul cloud, il che è ottimo per la privacy.

Secondo Computerworld, che ha analizzato lo strumento, MLX è destinato agli sviluppatori per creare nuove app IA, possibilmente per MacBook, ma ha abbastanza potenza per addestrare modelli di intelligenza artificiale come Llama di Meta e Stable Diffusion.

Al momento Apple non ha ancora rilasciato una comunicazione ufficiale o risposto a richieste di commenti, ma ci sono due considerazioni da fare. Da un lato bisogna ammettere che Apple ha riconosciuto la necessità di costruire ambienti di sviluppo aperti e facili da usare per l'apprendimento automatico al fine di spingere lo sviluppo in questo settore, ma è un po' in ritardo?

La casa della mela ha evidentemente deciso di mettere nelle mani degli sviluppatori i migliori strumenti per lavorare sull'intelligenza artificiale: un framework su cui creare i modelli e computer con chip M3 su cui allenarli, il che in teoria sposta il paradigma dall'IA a un'IA concentrata sull'uomo.

Resta da vedere se sia la scelta (e la tempistica) giusta per imporsi sul mercato, ma forse è anche quello che Apple ha sempre fatto: approcciare un problema da un punto di vista diverso.

Se siete interessati, qui trovate la pagina di GitHub del framework e il sito di MLX con la documentazione.

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