A quanto pare ci siamo, Arm è pronta a entrare in prima persona nel settore della produzione di chip, dopo essersi limitata per anni a progettare le architetture di CPU e GPU usate da tutti gli altri, come MediaTek, Qualcomm, Apple e Samsung. Non c’è ancora nulla di ufficiale, ma a riportarlo è il Financial Times, testata generalmente molto affidabile; la società britannica (da qualche anno controllata dalla giapponese SoftBank) avrebbe raggiunto un accordo con un partner di prim’ordine - nientemeno che Meta.
È molto facile immaginare che il colosso guidato da Mark Zuckerberg sia mosso da intenzioni in qualche modo correlate all’intelligenza artificiale; anche se non abbiamo una conferma così espressa, la fonte dice che dovrebbe effettivamente trattarsi di un processore per server e grandi datacenter. Il chip potrebbe poi essere facilmente personalizzato e adattato alle esigenze di altri potenziali clienti. Vale la pena osservare che Arm non fabbricherà materialmente il chip, ma si affiderà a fonderie terze.
A questo punto vale la pena ricapitolare rapidamente come si è mossa in questi anni l’architettura ARM, che sta per Advanced RISC Machine e che esiste da ben 40 anni. Arm (l’azienda) sta all’inizio della catena produttiva e, come dicevamo, si occupa esclusivamente di realizzare i progetti di CPU e GPU. Questi progetti vengono concessi in licenza ai chipmaker (appunto, Qualcomm, Apple, MediaTek...) che ci costruiscono tutto il SoC (System-on-chip) intorno: interfaccia con la motherboard, gestione energetica, controller, connettività e così via. La maggior parte dei chipmaker è cosiddetta “fabless”: non ha le fabbriche per produrre materialmente il chip. Quindi si rivolgono alle fonderie, che sono specializzate in questo tipo di business. Le più famose e gettonate di questo periodo sono Samsung e naturalmente TSMC.
Arm aveva indicato il potenziale interesse a cambiare business model già da qualche tempo. La società è convinta di non guadagnare abbastanza in rapporto a quanto sia cruciale il suo ruolo nel settore. Il primo chip in partnership con Meta potrebbe essere svelato già quest’estate. Al momento non è chiaro quale potrebbe essere la fonderia di appoggio; come sappiamo Samsung è un po’ in affanno al momento, ma pare che il nuovo processo a 2 nm sia molto promettente e possa renderla di nuovo un’alternativa valida a TSMC.