Non credo a questo punto che ROG Ally abbia bisogno di presentazioni. La console portatile di casa ASUS è sulla bocca di tutti da settimane, e se bazzicate anche solo un minimo il mondo del gaming avrete probabilmente già letto recensioni, analisi, opinioni, pro e contro, e vi sarete fatti un'idea delle sue potenzialità e dei suoi eventuali difetti.
Delle caratteristiche tecniche abbiamo già discusso ampiamente, e qui trovate un bell'articolo riassuntivo con tutto ciò che ha da offrire a livello appunto di specifiche. Non starò quindi a dilungarmi su performance (cioè, un po' sì), su benchmark, o su dettagli appunto di natura tecnica, visto che in queste ultime settimane è già stato detto tutto a riguardo. Vorrei invece concentrarmi sull'esperienza di utilizzo, sul suo volere in qualche modo anticipare il futuro e anche sulle contraddizioni di fondo che la contraddistinguono.
Sì perché è innegabile che ROG Ally sia un piccolo gioiellino.
Per descriverla basterebbe citare il mitico genio di Aladdin: fenomenali poteri cosmici... in un minuscolo spazio vitale! È più piccola, più leggera e più potente di Steam Deck, e potrebbe bastare questo a convincere anche i più scettici. C'è chi tirerebbe in ballo Nintendo Switch, ma si tratta di un prodotto leggermente (per usare un eufemismo) differente. E se proprio dovessi tirare in ballo un altra console di questo genere probabilmente evocherei Logitech G Cloud, ma per fare ciò devo prima spiegarvi il perché.
È davvero una console portatile?
Sulla carta ASUS ROG Ally è senza dubbio una console portatile. Ma basta la possibilità di giocarci senza ausilio della corrente per definirla tale? C'è secondo me un grosso problema di fondo, che riguarda non solo ROG Ally ma un po' tutti i prodotti appartenenti a questa famiglia. Se ci giocate in modalità Turbo a 25W, ovvero quella che spreme ben bene l'hardware di cui è dotata, la batteria dura ben poco.
E con ben poco intendo che potreste rimanere a secco nell'arco di un'ora, un'ora e mezzo al massimo. E usarla in modalità Turbo non significa necessariamente avere performance spaziali. La prima cosa che ho fatto dopo aver spacchettato ROG Ally sapete qual è stata? Installarci Diablo 4. Voglio dire: l'idea di avere un vero Diablo (non Diablo Immortal, che comunque, almeno a mio avviso, si difende) racchiuso in una macchina del genere mi esaltava. Mi sono però scontrato con una dura realtà. Il gioco in modalità Turbo va riprodotto a dettagli medi, e comunque le performance non sono niente di esaltante. Considerate che per raggiungere i 60 frame al secondo (non stabili) oltre a dettagli medi ho dovuto anche attivare il FidelityFX Super Resolution 2 di AMD su Bilanciato, andando in parte a compromettere la qualità dell'immagine. E in un gioco isometrico riprodotto su un display da 7 pollici si nota eccome.
Come se non bastasse la batteria dopo un'ora soffre, e le temperature raggiunte dalla ROG Ally, come riportato dal Monitoraggio in tempo reale richiamabile dall'apposito menu laterale, sono alte, molto alte (sopra gli 80°), abbastanza da scoraggiarvi da usare il touchscreen.
Direte voi: cala la potenza! Sì, ok, ma se già in Turbo le performance soffrono, figuriamoci con le altre modalità. A 15W a parità di impostazioni si scende a 45/50 fps nei villaggi, figuriamoci durante gli scontri. L'altro scoglio? Diablo 4 necessita di essere sempre online per poter essere giocato. In mobilità quindi come si fa? Tethering, ma, se avete mai provato a giocare in tethering, saprete anche voi che è una soluzione ben poco pratica per tutta una serie di motivi (tra cui il ping).
Ok, gioco sbagliato, direte voi. La realtà dei fatti però è che sempre più giochi necessitano di connessione online, e gli store virtuali per accedervi non aiutano certo. Non solo, per quanto riguarda il panorama del gaming su PC, le prestazioni dei giochi sono un problema particolarmente attuale, visto che c'è sempre più la tendenza a ottimizzare il meno possibile i titoli destinati a questa piattaforma.
E non è certo colpa di ASUS, ma così è.
Vanno quindi trovati titoli ad-hoc, giocabili senza una connessione (ce ne sono, ovviamente) e che non siano poi così esosi a livello di requisiti. Certo, nulla vieta di giocarci a dettagli medio/bassi come ho fatto con Diablo 4, ma ROG Ally vi accoglie con il suo bel display 7 pollici in full HD a 120Hz con FreeSync, e le immagini si vedono bene, nitide, con una buona luminosità. Di conseguenza se giocate a dettagli bassi, o con l'ausilio di upscaling, lo vedete eccome. Un conto sono i display 720p di Nintendo Switch e Steam Deck, qui la situazione è ben diversa.
Ho poi virato su qualcosa di diverso: un classico Forza Horizon 5. Anche qui gioco sbagliato, visto che anche questo richiede una connessione, ma era per vedere come se la cavava con i giochi di corse. Anche in questo caso in modalità Turbo il benchmark integrato si ferma a poco più di 40 fps, il tutto a dettagli bassi.
Giocabile eh, per carità, ma anche qui con qualche sacrificio. Wreckfest si comporta più o meno allo stesso modo, con il vantaggio che si può giocare offline. Ma come ho già detto, non voglio tediarvi troppo con benchmark e performance. Anche qui il principale problema, oltre alla connettività, è la batteria, che ovviamente non eccelle nemmeno con questi titoli.
Dopo i giochi di corse mi sembrava il caso di provare anche qualche titolo più action, quelli con visuale in terza persona perfetti per essere giocati su console. Ho pensato quindi di installare Marvel's Guardians of the Galaxy. Con mio disappunto, le opzioni integrate mi consigliavano di riprodurlo a 720p ovviamente a dettagli bassi. Ci può anche stare, peccato che il gioco non ne abbia proprio voluto sapere di partire. Non sono riuscito bene a capire il perché, ma dopo svariati tentativi (e svariati update di sistema) ho deciso di arrendermi.
Ho quindi ripiegato su God of War, un gioco del 2016 che girava su PS4 del 2013. Anche qui in modalità Turbo a dettagli bassi con FidelityFX Super Resolution 2 di AMD su Bilanciato e nitidezza FSR su 0,5 ci si muove intorno ai 35/40 fps.
Quello che insomma sto cercando di dirvi è che sì, ROG Ally è una console portatile, che però richiede una certa pianificazione dell'utilizzo in mobilità. Solo certi titoli girano a dovere, e dovete anche calcolare quanto tempo avete bisogno di usarla in mobilità senza l'ausilio di una presa di corrente, e di conseguenza decidere anche quale modalità operativa (Turbo, Prestazioni o Silenzioso) utilizzare, anche a seconda del videogioco scelto. Tutti quelli che ho citato girano infinitamente meglio se collegate la console di ASUS a una presa della corrente con l'alimentatore che trovate in confezione. D'altronde è la stessa cosa che succede con i laptop, e alla fine potremmo tranquillamente pensare a ROG Ally come un portatile gaming racchiuso nel corpo di una console portatile.
Però ecco, non c'è la stessa praticità di una Nintendo Switch, e se devo spendere 799€ di console per poi giocarci a Vampire Survivor o Loop Hero tanto vale investirli in uno smartphone gaming (tipo quelli di ASUS).
Anzi, a tal proposito, se avete una Switch sfrutterete quasi sicuramente una funzione, se vogliamo chiamarla così, comodissima: metterla in stand-by e riprendere ore e ore dopo la partita dal punto esatto in cui eravate rimasti. Con ROG Ally non funziona proprio così: avrete a che fare con Windows 11 e con un batteria che, come avrete capito, per forza di cose non riesce a garantire un'autonomia così alta. Di default le politiche di stand-by e spegnimento sono piuttosto aggressive, e c'è un po' da "spippolare" per trovare quella giusta per le proprie esigenze. E in tutto questo non ho tirato in ballo gli aggiornamenti del BIOS (sono arrivato a quota 4 nell'arco di un paio di settimane), tutti quelli che vi propone ARMOURY, quelli di Windows e chi più ne ha più ne metta.
E in tutto questo cosa c'entra Logitech G Cloud? Mi rifaccio ai vari commenti sulla video-recensione che evidenziavano prevalentemente i difetti. Quasi tutti giusti, per carità: G Cloud per certi versi è ancora più di nicchia di una ROG Ally. Ragionando però in un'ottica domestica, da un lato abbiamo la console di ASUS che quasi ci obbliga a giocare a corrente sacrificando comunque in parte dettaglio grafico e performance. Dall'altra abbiamo quella di Logitech che ha un'autonomia mostruosa (anche perché ha "poco" hardware) e che con servizi ad-hoc quali GeForce NOW permette di giocare a dettagli massimi con Ray Tracing, DLSS e performance migliori.
Per riassumere il tutto, manca la spensieratezza che mi aspetterei da una console portatile, o comunque da una console in generale. Dai, ammettiamolo, giocare su PC non è la stessa cosa che giocare su console. E giocare su una ROG Ally non è la stessa cosa che giocare su una Nintendo Switch, o su tutti quei dispositivi portatili che non hanno Windows o simili.
È un dispositivo da smanettoni, al pari di molti altri, che potrebbe piantarvi in asso per i motivi più disparati nel momento del bisogno.
Può sostituire un laptop o un PC Gaming?
Qui la cosa si potrebbe fare più interessante. Se non avete grossi problemi a sacrificare qualcosa a livello di impostazioni grafiche, ROG Ally potrebbe essere quel giusto punto di incontro tra un PC e un dispositivo altamente portatile. Collegandolo a una dock (vanno bene anche quelle dedicate a Steam Deck) e collegando il tutto a un monitor o a una TV e a qualche periferica di controllo, potete usare la console di ASUS alla stregua di un PC. Anzi, a dirla tutta potreste addirittura collegarci una GPU esterna (addirittura anche una RTX 4090), ma in quel caso la cifra spesa sale così tanto che forse varrebbe la pena valutare altre tipologie di soluzioni. Comunque sia, se la vostra vita è particolarmente movimentata e alternate momenti di calma in cui potete godervi monitor, mouse e tastiera a brevi momenti di pausa (in viaggio, sul trono, sul divano), ROG Ally potrebbe essere il dispositivo giusto, tenendo comunque di conto della mancanza di spensieratezza a cui facevo riferimento poco fa.
Quindi sì, valutando esigenze proprie ed eventuali limiti del prodotto, ROG Ally può essere vista come un sostituto di un PC gaming (di fascia medio/bassa). Anzi, può essere vista come la Nintendo Switch del mondo PC, non tanto per performance, quanto per via del suo essere poliedrica. La portate con voi, sapendo di giocare con qualche compromesso (potenza, performance, batteria e così via), e quando siete a casa la spremete al massimo delle possibilità.
Non la apprezzo, ma la giustifico
Mettiamola così: non riesco personalmente ad apprezzarla fino in fondo per tutto quello che ho scritto finora (o detto nel video che trovate in cima), ma riesco comunque a giustificarne la realizzazione e la commercializzazione. ASUS con ROG Ally ha dato una grossa botta al mercato delle console portatili. Ha detto a gran voce "guardate, si possono fare, si possono evitare certi compromessi senza esagerare sul prezzo". Sì perché 799€ possono sembrare tanti (e lo sono, per carità), ma ci sono dispositivi simili di marchi talvolta anche sconosciuti (non sto parlando di AYANEO) che costano di più.
Di fatto ASUS ha preso Steam Deck e l'ha migliorata in tutti i suoi aspetti, donandogli anzi ben più libertà, vista la presenza di Windows 11. L'interesse nei confronti di questo genere di prodotti c'è eccome, e se un player importante come ASUS propone un dispositivo del genere, state sicuri che qualcosa si smuoverà.