Attentato a Trump: il telefono dell'attentatore era un Android di Samsung

2 months ago 62

Continua a far discutere il tentato attentato a Trump dei giorni scorsi, e stavolta ci sono novità di stampo "tecnologico". L'FBI ha annunciato nei giorni scorsi di essere riuscita ad accedere al telefono bloccato di Thomas Matthew Crooks, l'uomo che ha aperto il fuoco al comizio di Trump lo scorso sabato. Un nuovo report di Bloomberg oggi rivela maggiori dettagli su questo processo e sul telefono utilizzato da Crooks.

Secondo fonti vicine all'inchiesta riportate, l'attentatore possedeva uno smartphone Android di marca Samsung. L'azienda israeliana Cellebrite, specializzata in tecnologie forensi digitali, è riuscita a sbloccare il dispositivo in tempi record, fornendo agli investigatori accesso immediato a potenziali prove cruciali.

A quanto pare il primo tentativo dell'FBI di sbloccare il telefono non è andato a buon fine, pertanto l'agenzia ha dovuto rivolgersi direttamente alla società Cellebrite per riuscire nell'intento. Cellebrite ha quindi fornito all'FBI l'accesso a supporto tecnico aggiuntivo e nuovo software ancora in fase di sviluppo. Grazie a esso, l'FBI è stato successivamente in grado di sbloccare il telefono in 40 minuti.

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Secondo l'Associated Press, Crooks aveva sul suo telefono svariate foto dell'ex presidente repubblicano, del presidente Joe Biden e di altri funzionari. L'FBI avrebbe anche trovato ricerche di "informazioni sul disturbo depressivo maggiore" sul telefono.

Nel frattempo sembra che questo miracoloso software non sia poi così infallibile, poiché secondo una fuga di notizie avvenuta giovedì, non sarebbe in grado di sbloccare un iPhone con iOS 17.4 o versioni successive.

Nel frattempo, è storia nota che sin dalle prime ore successive al tentato attentato, su X hanno cominciato a imperversare numerosi post complottisti. Il vero problema è che sono immediatamente finiti in trend, causando preoccupazioni sulla bontà delle notizie spinte dal social di Elon Musk.


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