Attenzione a questo furbo modo per rubare un'account WhatsApp!

1 year ago 115

I tentativi di frode e/o furto d'identità su WhatsApp sono purtroppo ancora molto comuni, data la popolarità dell'app di messaggistica di Meta. Oggi vogliamo mettervi in guardia verso uno di questi metodi particolarmente rischioso, perché non ci sono elementi particolari che indichino chiaramente che si tratta di un raggiro. Anche per questo motivo, vale la pena sapere come mettere una password a WhatsApp.

Immaginate di ricevere un messaggio su WhatsApp da un amico/a che conoscete bene, con il quale chattate spesso. Non uno sconosciuto, non un SMS con link di dubbia origine, nulla di particolarmente insolito insomma. Nel messaggio, al netto di convenevoli o altro, l'amico/a vi dice che per errore stava registrando il suo account WhatsApp su un nuovo telefono, magari uno di lavoro, e per errore ha inserito il vostro numero di telefono. E qui parte il raggiro.

Sì perché voi avete effettivamente ricevuto il classico SMS di WhatsApp per la registrazione dell'account, quindi il racconto torna, solo che a quel punto "l'amico/a" vi chiederà di girargli/le l'SMS, e distrattamente (per non dire ingenuamente) potreste semplicemente farlo senza pensarci.

E così il vostro account non sarà più...vostro!

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Verrete buttati fuori da WhatsApp, che vi chiederà di inserire un codice di verifica, ma ovviamente il malintenzionato avrà inserito anche la verifica in due passaggi, con un PIN a 6 cifre da digitare per accedere all'account, che ovviamente non conoscete. 

E da lì è un po' una corsa contro il tempo, perché voi avvierete la procedura per il recupero di un account rubato su WhatsApp, ma non ne rientrerete subito in possesso, e nel frattempo il tentativo di furto sarà stato portato avanti ai danni di altri contatti della vostra rubrica (del resto è così che siete stati colpiti in origine), con un meccanismo a ragnatela che teoricamente potrebbe non finire mai.

Insomma, per farla breve, i fatidici codici di autenticazione non vanno mai comunicati a terze parti, nemmeno a chi sembri un amico fidato.

Del resto basta porgli qualche domanda a cui solo il legittimo proprietario dell'account potrebbe rispondere, e non ci saranno più dubbi sulla legittimità del vostro interlocutore. Nel dubbio, in generale, non fate nulla: non potete sbagliare in questo modo.

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