Google spesso ci sorprende, e a volte lo fa in una maniera che non sapremmo definire se è positiva o negativa. Questo è proprio il caso dell'ultima novità rilasciata per l'app Google Telefono.
Stiamo parlando di Audio Emoji, una nuova funzionalità che arriva nell'app Google Telefono, quella che Google propone soprattutto sui Pixel (ma non solo) per la gestione delle chiamate vocali e cronologia chiamate. Si tratta di una novità arrivata a qualche utente che ha la beta dell'app Telefono.
In sostanza, Audio Emoji permette di inviare delle emoji compatibili con le chiamate vocali. Dunque, si tratta di animazioni e brevi suoni che vengono riprodotti in chiamata. Questi vengono inviati tramite una piccola interfaccia contenente 6 emoji principali, proprio come se fossero da inviare in chat tramite un'app di messaggistica.
Il video realizzato da 9to5Google vi mostra un'anteprima di tutte le Audio Emoji finora rilasciate da Google. Per accedervi sarà possibile selezionare l'opzione che appare a schermo durante la chiamata, oppure accedere al menù contestuale sempre durante la chiamata.
Queste sono le alternative finora disponibili:
- Applausi
- Risata
- Festeggiamenti
- Pianto
- Cacca
- Rullo di tamburi
Ogni Audio Emoji ovviamente arriva con un'animazione che ne rappresenta brevemente il senso. Google ha anche aggiunto una breve descrizione delle Audio Emoji nelle impostazioni dell'app Telefono, riferendo che si tratta di una funzionalità che dovrebbe permettere agli utenti di esprimere emozioni e stati d'animo durante una chiamata.
Difficile capire quanti troveranno questa funzionalità utile, soprattutto se pensiamo alle chiamate effettuate per comunicazioni brevi, importanti, magari in ambito lavorativo. Fatichiamo anche a comprendere il senso di interrompere le conversazioni con tali Audio Emoji durante chiamate più distese con amici.
Al momento la funzionalità sembra essere disponibile solo per alcuni utenti con la beta dell'app Telefono. Segno che potrebbe trattarsi solo di un test della novità da parte di Google. Staremo a vedere se riscuoterà successo e se Google deciderà di distribuirla a tutti.