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Beeper è stata acquisita da Automattic, società fondata nell'agosto 2005 a San Francisco nota soprattutto per WordPress, la celebre piattaforma per blog e siti web. Un colosso insomma, che sul finire dello scorso anno aveva già acquisito la proprietà di Texts, un servizio che in home page a caratteri cubitali promette: "Tutti i tuoi messaggi in una sola casella". Texts, insomma, vuole essere un hub di messaggistica che catalizza i messaggi in arrivo su X, WhatsApp, Telegram, Messenger, LinkedIn o Slack, ma anche le conversazioni con ChatGPT ad esempio.
L'acquisizione di Beeper in tal senso è strategica, in molti ricorderanno come e perché Beeper è diventata nota ai più, anzi Beeper Mini. A inizio dicembre l'app fece parecchio rumore per esser riuscita a far dialogare con successo iMessage e gli smartphone Android, ma durò poco perché Apple, che riserva da anni e vuole continuare a tenere riservato agli iPhone il proprio sistema di messaggistica istantanea, mise i bastoni tra le ruote al servizio. Texts, si apprende dal sito web, riesce già a catalizzare i messaggi ricevuti su iMessage, con l'acquisizione di Beeper è possibile che l'intenzione sia quella di tornare alla carica sulla possibilità di contattare direttamente gli utenti Android.
Di certo c'è che, come si legge nella nota stampa che ha seguito l'acquisizione di Beeper da parte di Automattic, Beeper e Texts sono due piattaforme molto simili e per questo delle due ne sopravvivrà una: Beeper. La fusione porterà ad avere un unico servizio con il meglio di entrambi:
Da ora in poi due dei team più entusiasmanti nel campo della tecnologia lavoreranno insieme per ampliare i confini della messaggistica, per offrire un'app in grado di migliorare la nostra concentrazione e il modo in cui comunichiamo.
Secondo indiscrezioni di TechCrunch, che cita fonti vicine ai protagonisti, Automattic per rilevare Beeper ha investito ben 125 milioni di dollari. Proprio ai colleghi ha concesso qualche dichiarazione sull'operazione il fondatore di Beeper Eric Migicovsky, che ha accolto con favore la transazione a causa dei costi di gestione di Beeper che ormai erano fuori portata: "Era il momento di trovare un finanziatore o un acquirente", ha ammesso.