Bill Gates critica duramente gli NFT

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Bill Gates dice no agli NFT. Il co-fondatore di Microsoft si è pronunciato sull'argomento in un'intervista rilasciata nel corso di un evento sui cambiamenti climatici ospitato da TechCrunch. Il suo giudizio sui Non Fugible Token è stato tutt'altro che tenero.

Gli NFT - dice Gates - sono basati al 100% sulla cosiddetta Greater Fool Theory, la teoria finanziaria secondo cui si può continuare ad investire in asset sopravvalutati con la prospettiva di rivenderli a prezzi più alti, sino a quando ci sarà qualcuno - più stupido (fool) - disposto ad acquistarli. Questo è vero fino a quando la bolla finanziaria non esplode, generando una precipitosa vendita degli asset a prezzi ridotti.

IL SETTORE TIENE... SINO A QUANDO LA BOLLA NON ESPLODE

Secondo Gates, il settore degli NFT è una bolla che deve ancora esplodere in cui si scambiano beni su cui lui non è assolutamente disposto a scommettere; meglio investire su qualcosa capace di produrre risultati tangibili, come fabbriche e aziende che realizzano prodotti.

Bill Gates tells us what he really thinks of Bored Apes at #TCClimate: pic.twitter.com/vBc8BaaTup

— TechCrunch (@TechCrunch) June 14, 2022

Gates ha aggiunto di essere diffidente nei confronti di beni progettati per evitare la tassazione o qualsiasi forma di regolamentazione governativa ed ha attaccato con toni ironici una delle più rappresentative e costose collezioni di NFT, quella di Bored Ape Yacht Club: naturalmente, le costose immagini digitali delle scimmie miglioreranno immensamente il mondo.

Non è la prima volta che Bill Gates manifesta scetticismo sui nuovi beni digitali: a febbraio si era espresso contro i Bitcoin mettendo in guardia i piccoli risparmiatori portati a ritenerli dei beni di investimento. Considerando l'attuale andamento del valore dei Bitcoin, che riconferma la loro estrema volatilità, si deve ammettere che Gates aveva ragione (e anche la giusta dose di lucidità, perché aveva formulato il suo pensiero poco dopo il valore record raggiunto da questa criptovaluta).

Già ora ci sono segnali che suggeriscono come gli NFT possano essere un fenomeno destinato a sgonfiarsi rapidamente: eloquente, per esempio, è la vicenda dell'NFT del primo tweet di Jack Dorsey acquistato ad un prezzo folle e rivenduto per pochi spiccioli. Nel caso specifico lo speculatore (Sina Estavi) non è riuscito a trovare qualcuno più stupido (semplice richiamo alla Greater Fool Theory) a cui rivendere il bene ad una cifra ancora più alta.

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