Caso Paragon, il Governo si appella all’articolo 131 del regolamento della Camera e rifiuta di rispondere Question time

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Il presidente della Camera di turno, Sergio Costa, ha risposto citando una lettera del presidente della Camera, Lorenzo Fontana, che ha ribadito come l’applicazione dell’articolo 131 sia una prerogativa del Governo, non contestabile dalla Presidenza.

Il Governo ha rifiutato di rispondere alle interrogazioni parlamentari sul caso Paragon, appellandosi all’articolo 131 del regolamento della Camera dei Deputati, che consente di dichiarare l’impossibilità di fornire una risposta motivandone la ragione. Questa decisione ha scatenato le proteste dell’opposizione, che accusa l’Esecutivo di nascondersi dietro il segreto di Stato.

Deputati di Italia Viva, Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, +Europa e Alleanza Verdi e Sinistra Italiana hanno contestato la scelta, chiedendo non solo la presenza del Governo al question time, ma anche un intervento della premier Meloni in Parlamento. Marco Grimaldi di Sinistra Italiana ha sottolineato la scarsa partecipazione della presidente del Consiglio alle sedute, sollecitandone un confronto pubblico sul tema.

Il presidente di turno, Sergio Costa, ha risposto citando una lettera del presidente della Camera, Lorenzo Fontana, che ha ribadito come l’applicazione dell’articolo 131 sia una prerogativa del Governo, non contestabile dalla Presidenza.

Renzi: “Mai vista una cosa del genere in 20 anni di vita nelle Istituzioni”

Per la prima volta nella storia italiana un Governo rifiuta di rispondere in Aula a un Question Time. Ho parlato a lungo oggi con il sottosegretario Mantovano. Mi ha detto che il Governo sarebbe venuto solo se avessimo cambiato le domande”, ha scritto in un post su X Matteo Renzi, Segretario di Italia Viva. “Io non so se ci rendiamo conto: il question time si fa solo se il Governo gradisce le domande. Per me siamo oltre il delirio istituzionale: scappano dal Parlamento, ma mandano le veline alle redazioni”, ha aggiunto. “Mala tempora currunt… Non mollo, amici, non mollo. Le maggioranze cambiano, le Istituzioni restano. Oggi si è ferita la democrazia parlamentare”.

Pd e Italia Viva hanno preparato per domani alla Camera domande specifiche a Carlo Nordio sulla vicenda del Trojan e della Polizia Penitenziaria. Fonti di Palazzo Chigi fanno sapere che il Governo non vuole rispondere in Aula su questo tema. Se fosse vero sarebbe la fine della…

— Matteo Renzi (@matteorenzi) February 18, 2025

Caso Paragon, Foschini di Repubblica: “Questa posizione solleva problemi politici e tecnici”

“La cittadinanza ha diritto di sapere se forze di polizia come carabinieri e finanza abbiano usato il software, nonostante le norme vietino loro tale utilizzo. L’impiego da parte dei Servizi segreti, invece, è regolamentato e soggetto a segretezza”, scrive Giuliano Foschini su la Repubblica.

“L’uso del Copasir per evitare il dibattito pubblico è criticato, poiché impedisce un confronto trasparente. Inoltre, emerge una contraddizione politica: lo stesso governo che ha limitato l’uso delle intercettazioni a fini investigativi ora difende l’impiego opaco di un software invasivo. Per questo, la richiesta di risposte pubbliche non è solo una questione tecnica, ma un tema centrale per la democrazia”, ha concluso.

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