Che fine ha fatto il supporto a RISC-V su Android? Spoiler: cattive notizie

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Il supporto a RISC-V su Android ha appena ricevuto una battuta d'arresto, ma niente paura: prima o poi vedremo dispositivi Android con un chip basato sull'architettura open source (siete in cerca di un telefono del robottino verde? Date un'occhiata alla nostra selezione dei migliori sul mercato, anche per fare foto o per autonomia).

Cos'è RISC-V

Per chi non lo ricordasse, RISC-V è un'architettura di set di istruzioni (ISA) gratuita e aperta che negli ultimi anni ha ricevuto sempre più attenzioni, in quanto i produttori di hardware non devono pagare una licenza per costruire chip basati su di essa. 

Android supporta infatti solo due architetture informatiche al momento, vale a dire Arm e x86. La prima viene utilizzata nei chip che alimentano gli smartphone, la maggior parte dei tablet, degli smartwatch e dei TV box. La seconda viene utilizzata nei chip che alimentano la maggior parte dei PC.

A dire il vero alcuni dispositivi Android vengono già forniti con chipset basati su RISC-V, anche se questi chipset in genere non servono per eseguire Android, ma fungono solo da co-processore.

All'inizio dell'anno scorso, Google aveva annunciato finalmente il supporto ufficiale a RISC-V, il che era una grande notizia in quanto, non pagando una licenza, i produttori potrebbero proporre dispositivi più economici di quelli basati su Arm. 

A ottobre 2023, poi, Qualcomm aveva annunciato che stava progettando un chipset per smartwatch basato su RISC-V e che questo chipset sarebbe stato eseguito sulla piattaforma Wear OS basata su Android di Google.

Nel giro di una settimana, Google aveva confermato di essere al lavoro per portare Wear OS sulla piattaforma, con l'intenzione di pubblicare un emulatore RISC-V per testare le app per il 2024. 

Cosa significa la rimozione del supporto a RISC-V su Android

Il lavoro però è ancora lungo. Google deve riuscire a far avviare Android e il kernel Linux sull'hardware RISC-V, e nonostante i progressi potremmo dover attendere più del previsto. 

Poche ore fa, un ingegnere dell'azienda che guida il team di sistemi Android e lavora sul fork del kernel Linux di Android ha presentato una serie di patch ad AOSP che "rimuovono il supporto di ACK per riscv64" e interrompono "il supporto per i kernel GKI risc64".

ACK sta per Android Common Kernel, ed è il kernel Linux più alcune "patch di interesse per la comunità Android che non sono state fuse nel kernel mainline o Long Term Supported (LTS)".

Ci sono diversi branch (rami) di questo kernel, tra cui android-mainline, il ramo di sviluppo che viene implementato nelle immagini del kernel GKI, che sta per Generic Kernel Image, e che corrispondono a una combinazione del kernel Linux e al sistema operativo di Android.

Quando Google certifica una build Android, questa deve contenere un kernel GKI costruito da un ramo ACK. Il che significa che visto che il supporto a RISC-V è stato rimosso non ci saranno presto build certificate di Android con supporto a chip RISC-V.

Google promette che si tratta solo di una pausa

A quanto pare, si tratta solo di una pausa, perché il lavoro per supportare RISC-V è più complicato del previsto. Google ha infatti dichiarato ad Android Authority che non c'è nessuna intenzione di chiudere il progetto.

Stando a quanto riferito, la GrandeG non è pronta a fornire una singola immagine per tutti i fornitori, il che significa che c'è ancora un sacco di lavoro da fare prima che Android sia pronto per RISC-V e poi aggiungere il supporto RISC-V nel kernel. Quindi dovremo attendere ancora un bel po' prima di vedere dei dispositivi con chip RISC-V e Android.

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