Chrome chiede di scegliere il motore di ricerca: che differenze ci sono tra quelli disponibili

5 months ago 166

Il 2024 verrà ricordato come l'anno in cui i giganti del Web hanno dovuto piegarsi alle nuove regole UE su concorrenza e trasparenza. Gli effetti si sono visti per tutti i cosiddetti gatekeeper, tra i quali Apple e il suo servizio iOS, che ha dovuto aprirsi ai marketplace di terze parti, e Google con il suo browser Chrome.

Nella sostanza cosa comporta per gli utenti? In una parola, scelta, non imposizione. Scelta del browser, del marketplace, e del motore di ricerca predefinito sul browser. Ecco perché dopo un recente aggiornamento Chrome chiede di scegliere il motore di ricerca: vediamo che differenze ci sono tra quelli disponibili.

Su Chrome si può da tempo scegliere il motore di ricerca, ma sappiamo bene quanto siamo pigri. Un conto è decidere di cambiare quello predefinito, un altro sceglierlo a domanda diretta. E, come potete immaginare, i motori di ricerca non sono tutti uguali. Google domina incontrastato, ma magari potreste essere interessati a una maggiore privacy, oppure a diverse funzionalità, e che direste di contribuire a piantare un albero mentre fate una ricerca sul Web.

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Andiamo a scoprire le opzioni a nostra disposizione, e come fare a cambiare motore di ricerca predefinito in caso avessimo cambiato idea e volessimo farlo in un secondo momento. 

Indice

Perché Chrome chiede di scegliere un motore di ricerca

scegliere motore di ricerca predefinito in Chrome

Come abbiamo anticipato nell'introduzione, come altri gatekeeper Google è tenuta a sottostare alle regole del DMA (Digital Markets Act), entrate in vigore dal 6 marzo 2024. 

I gatekeeper (guardiani) sono le aziende che servono da importanti punti di accesso (gateway) tra utenti commerciali e consumatori ma allo stesso tempo godono di una posizione dalla quale possono dettare regole e manipolare l'economia digitale. A settembre 2023 l'UE ha annunciato sei aziende come gatekeeper: Alphabet, Amazon, Apple, ByteDance, Meta e Microsoft, oltre a definire le piattaforme di queste aziende che devono sottostare al DMA.

Tra queste, iOS, Chrome e la ricerca Google. Il DMA è inteso a garantire un più alto grado di concorrenza nei mercati digitali europei impedendo alle grandi aziende di abusare del loro potere di mercato e consentendo a nuovi attori di entrarvi.

Ecco quindi che gli utenti devono poter scegliere tra i servizi a disposizione. Per esempio il browser preinstallato sul dispositivo, o il motore di ricerca predefinito del browser. Google mette il suo motore di ricerca predefinito in Chrome? Non più: ora gli utenti devono sceglierlo proattivamente, sempre con la possibilità di cambiarlo in un secondo momento. 

Come cambiare motore di ricerca in qualsiasi momento

cambiare motore di ricerca predefinito su chrome

Già da dicembre 2023 era trapelata la notizia che su Chrome sarebbe arrivata una schermata per impostare proattivamente il motore di ricerca predefinito. Qual è la differenza? Come abbiamo anticipato nel capitolo precedente, se Chrome consente di cambiare il motore di ricerca predefinito in qualunque momento, in realtà ne propone agli utenti già uno preimpostato, Google.

A giugno 2024 il browser ha ricevuto un aggiornamento che ha portato una serie di novità, elencate in una pagina apposta che appare a seguito dell'aggiornamento. Tra queste, i suggerimenti nella casella di ricerca in base a elementi simili cercati da altre persone. 

Dopo averla chiusa, gli utenti si sono trovati davanti una finestra pop-up con un elenco di motori di ricerca tra cui scegliere. A questo punto basta mettere il segno di spunta di fianco a uno degli elementi suggeriti e cliccare in basso a destra sul pulsante Imposta come predefinito

Ma come fare a cambiare motore di ricerca nel caso dovessimo cambiare idea o ci fosse sfuggita questa schermata? In questo caso, avviate Chrome e cliccate in alto a destra sull'icona con tre puntini. 

Ora selezionate Impostazioni dal menu e nella pagina che si apre cliccate a sinistra su Motore di ricerca. Cliccate su Cambia e nella finestra pop-up scegliete il motore di ricerca, poi cliccate su Imposta come predefinito.

Tutte le differenze tra i motori di ricerca disponibili

Ora che sappiamo come cambiare motore di ricerca, cerchiamo di capire quali differenze ci sono tra quelli proposti. Scegliere un motore di ricerca è una questione piuttosto personale, e se Google è sicuramente la scelta più popolare, non è detto che sia quella "migliore" per le vostre esigenze, fermo restando la bontà dell'algoritmo di Google

Vediamo le caratteristiche dei vari motori di ricerca, a seconda che siate interessati alla privacy, o vogliate contribuire a ridurre la CO2. Attenzione, ogni motore di ricerca "esplora" e cataloga il web in modo diverso: alcuni si appoggiano ai risultati di Bing e Google, mentre altri utilizzano strumenti personalizzati. Questo significa che i risultati, o quantomeno il loro ordine, potrebbe cambiare anche in modo significativo. 

DuckDuckGo

duckduckgo

Cercate la privacy e l'anonimato? DuckDuckGo è la risposta alle vostre domande, in quanto, come dichiarato nella sua politica sulla privacy "Non raccoglie o memorizza nessuna delle vostre informazioni personali".

A differenza di Google, che raccoglie un'ampia quantità di dati degli utenti per personalizzare i risultati di ricerca e le pubblicità, DuckDuckGo non tiene traccia o profila i suoi utenti.

Questo significa che quando fate una ricerca su DuckDuckGo, la vostra attività rimane anonima.

Poiché DuckDuckGo non tiene traccia della cronologia delle ricerche o crea profili utente, non offre opzioni di filtro in base al profilo della cronologia delle ricerche e non ci sono annunci mirati persistenti.

L'interfaccia di ricerca è molto semplice e i risultati sono soddisfacenti, anche se potrebbero mancare alcune informazioni che potete trovare in Bing e Google. In alto trovate le opzioni per immagini, video, notizie, mappe (da Apple) e shopping.

Da qualche tempo c'è anche la Chat per parlare, in modo anonimo, ovviamente, con i modelli di intelligenza artificiale più diffusi, come GPT-3.5, Claude 3 e Llama 3 e Mixtral open source. Potete scegliere il livello di sicurezza, filtrare per data e se ottenere come risultati solo le pagine italiane. 

Per il massimo della privacy, DuckDuckGo offre una versione Tor .onion del suo motore di ricerca, oppure passare al suo browser.

Ricerca di Yahoo

yahoo

Ricerca di Yahoo è stato il primo motore di ricerca a raggiungere una notevole popolarità sul Web. La pagina principale di Yahoo è appena stata aggiornata con un aspetto molto moderno, ma al momento solo per la versione inglese e non ancora sulla versione italiana (it.search.yahoo.com).

In alto trovate il collegamento al servizio di posta dell'azienda, i siti preferiti e le condizioni meteo. Sotto, una scritta di benvenuto e la data, mentre oltre trovate la casella di ricerca.

In basso vi verranno mostrati i 10 termini più di tendenza sulla piattaforma. I risultati non sempre contengono le schede informative che troviamo su Bing e Google, anche se è possibile che questo aspetto, visto che utilizzando la versione in inglese l'esperienza è più raffinata. 

Detto questo, i risultati sono molto consistenti, anche se la sezione degli annunci è se possibile meno chiara di quella di Google. Yahoo utilizza Bing per potenziare i risultati di ricerca, anche se ha anche la sua tecnologia per un pannello di ricerche di tendenza e altre funzionalità, mentre le mappe sono fornite dal servizio open source Open Maps.

Google

google

Un tempo si diceva: "Gli altri motori di ricerca cercano, Google trova". Con un incontrastato dominio del 90% sul mercato globale (90,8% a maggio 2024 secondo StatCounter), Google non ha bisogno di presentazioni. 

Le ricerche consentono di visualizzare schede informative, suggerimenti basati sulle ricerche effettuate degli altri utenti e filtri molto potenti, anche personalizzati.

Inoltre lo strumento consente rapidi collegamenti ai servizi dell'azienda. O almeno consentiva, perché da maggio 2024 a seguito dell'entrata in vigore del DMA la GrandeG ha dovuto eliminare in Europa i link Google Maps, YouTube e altro. Anche se volendo si possono ripristinare

Non è tutto perfetto, però. L'utilizzo dei dati degli utenti è molto importante, il che può essere un vantaggio, in quanto il motore offre risultati in linea con le precedenti ricerche, o uno svantaggio, per gli amanti della privacy.

Come se non bastasse, Google negli anni ha cercato il profitto a tutti i costi, privilegiando i risultati sponsorizzati e in questo modo rendendo l'esperienza utente peggiore.

Qwant

qwant

Forse non avrete mai sentito parlare di questo motore di ricerca, ma ha grandi ambizioni. Sviluppato dall'omonima società francese e definito come "Il motore di ricerca che non sa niente di te", è la risposta europea a Google.

L'interfaccia è molto accattivante, e, anche se è dotato dei propri robot di indicizzazione per scansionare le pagine web per i risultati, si appoggia alle API di Microsoft Bing, Twitter, YouTube e iTunes. Questo è stato un motivo di frizione alla nascita del servizio, in quanto per alcuni anni, nonostante affermasse il contrario, diversi esperti rinfacciarono a Qwant di essere un aggregatore di risultati di altri motori come Bing e Amazon, conil Qnowledge Graph basato su Wikipedia.

Le mappe sono basate sul servizio open source OpenMapTiles, che consente di salvare privatamente la cronologia dei luoghi visitati. Qwant fa anche una versione per bambini del suo sito di ricerca, chiamata Qwant Junior.

Con Qwant la cronologia di navigazione non è memorizzata e gli utenti non sono profilati o presi di mira da annunci personalizzati.

Ecosia

ecosia

L'obbiettivo di Ecosia è la sostenibilità, in quanto la principale caratteristica di questo motore di ricerca è il suo impegno a utilizzare le entrate pubblicitarie per scopi ambientali, in particolare piantare alberi in collaborazione con organizzazioni ambientaliste locali in tutto il mondo.

Utilizzando questo motore di ricerca, collaborerete a piantare alberi (al momento sono stati piantati più di 208 milioni di alberi) e a finanziare progetti per il clima (al momento sono stati raccolti più di 85 milioni di euro).

In termini di privacy, il sito dice di non creare "profili personali in base alla cronologia di ricerca" e rende anonime tutte le ricerche entro una settimana.

Ecosia collabora con Bing di Microsoft per utilizzare il suo indice di ricerca e la pubblicità web, e offre un'estensione del browser per un accesso più rapido al motore di ricerca. Anche se non offre le pagine di risultati più raffinate, Ecosia funziona abbastanza bene. 

PrivacyWall

privacywall

PrivacyWall è un altro motore di ricerca incentrato sulla privacy.

Stando alle informazioni, è stato fondato da un gruppo di "ingegneri di Stanford" stufi di essere tracciati e quindi hanno deciso di creare il proprio motore di ricerca.

Una caratteristica di PrivacyWall è PrivateView, una funzione che consente di vedere un'anteprima dei risultati di ricerca, impedendo ai siti Web di non vedere il vostro indirizzo IP quando si utilizza lo strumento, e quindi nascondendovi ai tracker. Cliccando sulla voce PrivateView nei risultati, si vedrà quindi una finestra con il sito, che si può esplorare in modo anonimo. 

Nelle nostre prove, PrivateWall è piuttosto lento, ai limiti dello snervante, e PrivateView non funziona sempre. Nondimeno, è un'alternativa da tenere in considerazione.

Microsoft Bing

bing

Bing è il grande avversario di Google, e ora con l'introduzione prima di Bing Chat e poi di Copilot, i chatbot di Microsoft, ancora di più. L'esperienza che si ottiene con Bing è piuttosto simile a quella di Google, e in alcuni casi ancora di più, grazie alle schede con i risultati istantanei.

Senza considerare le immagini, i video, i contenuti correlati, la ricerca visiva e molto altro. 

Il pannello di Copilot, poi, fa veramente la differenza, con la possibilità di effettuare una chat con linguaggio naturale, ed effettuare richieste consecutive, in quanto ricorda il contesto delle query.

Per chi cerca tante funzioni e gli strumenti AI, Bing è la scelta migliore, ma a volte questa ricchezza può essere eccessiva e rischia di essere dispersiva. Anche la questione privacy potrebbe essere un ostacolo, per i più sensibili. 

Brave

brave

Brave non è solo un browser ricchissimo di funzionalità e incentrato sulla privacy, ma anche un motore di ricerca con le stesse finalità. Brave Search si vanta di "privacy senza pari".

Il motore di ricerca ha raggiunto la piena indipendenza da altri motori di ricerca come Bing nel 2023, e ora opera esclusivamente sul proprio indice, una mossa che enfatizza ulteriormente la privacy degli utenti e la trasparenza nei risultati di ricerca.

Stando ad alcuni test, Brave risulta il motore di ricerca più efficace nel mantenere la privacy degli utenti, bloccando tracker e annunci, e l'indirizzo IP viene utilizzato per localizzare i risultati ma non viene memorizzato, e volendo si può persino disattivare l'accesso.

Dotato di un'interfaccia molto semplice, offre la possibilità di ottenere risposte e riassunti tramite l'IA. Se effettuate una ricerca in inglese, lper esempio su come preparare un dolce, l'IA entrerà automaticamente in funione, dandovi la risposta, cosa che non avviene con l'italiano. 

A parte questo, irisultati sono organizzati in modo semplice e lineare, anche con video e immagini ma senza l'eccessivo affollamento di Bing. 

Altre funzionalità sono una sezione Discussioni nella pagina dei risultati,che aggrega i commenti di Reddit e simili. Goggles è una funzione che consente di personalizzare i risultati con parametri come Nessun contenuto di celebrità, Notizie da sinistra o destra, Notizie da siti di tecnologia o solo risultati dai primi 1.000 siti web.

Tra le risposte, poi, Brave consente di scegliere tra la migliore risposta e tutte le risposte, e rimanda anche ai risultati di Google, Bing e Mojeek, volendo. 

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