Colla sulla pizza, serpenti mammiferi e le altre allucinazioni dell'AI di Google Search

6 months ago 206

Lo sapevate che i serpenti sono mammiferi? E che se un gatto vi lecca la mano sta valutando se siete buoni da mangiare? E che se vi fate in casa la pizza e il formaggio non aderisce bene alla base potete semplicemente aggiungerci un po’ di colla - a patto che non sia tossica? No? Potete ringraziare la nuova intelligenza artificiale di Google integrata nel suo motore di ricerca per questa infusione di nuova saggezza!

Nel corso della conferenza I/O 2024, Google ha annunciato l’arrivo di AI Overviews, inizialmente solo negli Stati Uniti, come il primo passo dell’integrazione dell’intelligenza artificiale nel suo servizio in assoluto più diffuso e popolare, il motore di ricerca. E non ci è voluto davvero molto perché iniziassero le prime segnalazioni di “allucinazioni” come quelle che vi abbiamo riportato nel primo paragrafo.

Tra le altre ragguardevoli: Batman è un poliziotto, perché lavora con il Commissario Gordon; l’ex presidente USA James Madison si è laureato 21 volte; e un cane ha giocato professionalmente a basket (NBA), a hockey (NHL) e football (NFL). In alcuni casi, come quello della colla sulla pizza, si è addirittura riusciti a risalire alla fonte dell’informazione (o, meglio, della disinformazione): un commento pubblicato su Reddit 10 anni fa, scritto palesemente in modo ironico o comunque per ridere.


Non è certo la prima volta che salta fuori che l’intelligenza artificiale generativa prende delle cantonate colossali, o che si inventa informazioni di sana pianta spacciandole per vere. Perfino durante la dimostrazione di AI Overviews durante l’I/O il software ha restituito una risposta quantomeno discutibile - ha suggerito di aprire lo sportello del rullino per cercare di sistemare una fotocamera inceppata, senza quantomeno menzionare che è un’operazione che andrebbe fatta al buio completo, altrimenti le foto scattate verrebbero irrimediabilmente danneggiate.

Google stessa dice chiaramente che AI Overviews è un prodotto sperimentale (si potrebbe fare di meglio, però: l'indicazione arriva solo quando si espande il risultato, e non viene mai detto espressamente che l'informazione potrebbe essere falsa, imprecisa o fuorviante. Bisogna scavare più a fondo prima di imbattersi in un avviso che "la qualità delle risposte potrebbe variare"); ma al tempo stesso è comprensibile che questa “imprecisione”, se vogliamo chiamarla così, desti sempre più preoccupazione man mano che l’AI si diffonde e si integra in prodotti e servizi mainstream. E non c’è bisogno di tirare in ballo il fatto che la falla logica dell’AI sia il pretesto di base della maggior parte dei film apocalittici sull’argomento, stile Terminator.

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Google Search ha raggiunto le dimensioni che ha raggiunto anche per la sua attendibilità, e non è necessariamente detto che applicare un’etichetta che dice sostanzialmente “occhio, potremmo sbagliarci” sia una sufficiente a preservarne la reputazione. Certo, lo stesso vale per ChatGPT e gli altri chatbot analoghi della concorrenza - anche Bard stesso, ma lì i paletti sono più chiari e immediati, perché si tratta di prodotti completamente nuovi interamente basati su una tecnologia sperimentale. È implicito che qualche problema possa saltare fuori, di tanto in tanto. Qui si parla del motore di ricerca più diffuso al mondo, uno strumento di cui le persone hanno imparato a fidarsi, nel corso degli anni.

Parlando con The Verge, un portavoce di Google osserva che le inesattezze emergono solo in caso di richieste molto insolite, e non rappresentano l’esperienza d’uso della maggior parte degli utenti; ma nel mondo vengono fatte 8,5 miliardi di ricerche su Google ogni giorno, quindi è logico assumere che anche “molto insolite” avvenga a livelli assoluti piuttosto spesso. E questi errori fanno notizia per via della definizione stessa di notizia.

Naturalmente sono in molti, Google e le società AI incluse, a essere ottimisti, e dicono che il progresso nel settore continuerà con lo stesso, vertiginoso ritmo che abbiamo osservato negli ultimi due anni. Ma l'esperienza ci insegna che, soprattutto nel mondo high-tech, molto spesso è una curva tutt'altro che lineare, e spesso il risultato che si immaginava non viene nemmeno "mai" raggiunto - almeno nel medio termine. Qualche esempio? Il 3D, le auto a guida autonoma, gli NFT, il grafene...


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