Come difendersi dagli attacchi che fanno crashare iPhone

1 year ago 236

Gli smartphone sono i nostri compagni di viaggio quotidiano, e spesso custodiscono tra le cose più preziose e private che abbiamo. Risulta quindi fondamentale ritenerli sempre al sicuro. Questo vale tanto per i dispositivi Android quanto per gli iPhone, con Google e Apple che fanno costanti sforzi per la sicurezza software e hardware dei propri dispositivi.

Questo non significa che qualcosa non possa andare storto. Anzi questo è proprio quello che è successo a un utente con iPhone aggiornato a iOS 17. Il malcapitato ha subito una sorta di attacco esterno in treno, per il quale il suo iPhone si è riavviato dopo l'apertura di una serie di finestre pop-up a schermo. Ne abbiamo parlato nel dettaglio in questo articolo.

Il problema in questione infatti riguarda una vulnerabilità degli attuali iPhone, relativa alla gestione delle richieste Bluetooth Low Energy inviate in sequenza da un dispositivo chiamato Flipper Zero, ma che potrebbe coinvolgere anche i dispositivi Android.

Per fortuna c'è modo di difendersi, almeno per coloro che hanno un modello Android.

Come spiegato bene dall'affidabile Mishaal Rahman, per difendersi da tali attacchi su Android è necessario disabilitare una funzione di Nearby Share, il protocollo che su Android permette la condivisione rapida di qualsiasi tipo di file via Bluetooth, ovvero la funzionalità che è stata lanciata recentemente su Android con l'anti AirDrop. Andiamo quindi a vedere come fare:

  1. Accedere alle Impostazioni dello smartphone.
  2. Accedere alla sezione Google.
  3. Accedere alla sezione Tutti i servizi attraverso il selettore delle schede in alto.
  4. Accedere a Dispositivi e condivisione, poi accedere a Dispositivi.
  5. Disabilitare l'opzione Cerca dispositivi vicini.

Rahman ha anche precisato che tale funzionalità su Android dovrebbe integrare una protezione a livello di sistema, la quale interromperebbe la connessione Bluetooth nel caso in cui si ricevano ripetute richieste nello stesso intervallo di tempo ristretto da uno stesso dispositivo. Quindi potrebbe essere anche non necessario effettuare questa operazione, ma se volete stare davvero tranquilli allora vi conviene farlo.

Sottolineiamo che la procedura descritta è valida per coloro che hanno Android relativamente stock. Vi sono infatti delle funzionalità simili a Nearby Share, implementate in maniera personalizzata su Android da altri produttori, che potrebbe non permettere di disabilitare la ricerca dei dispositivi vicini a meno di non disabilitare completamente la connettività Bluetooth.

Poi ci permettiamo di sottolineare anche come, anche nel caso dei dispositivi con Android stock come i Pixel, la soluzione appena descritta è da intendersi esclusivamente come temporanea. Ci aspettiamo infatti che Google, così come Apple, prendano dei provvedimenti in merito, rilasciando un aggiornamento con il quale si rendano impossibili futuri attacchi simili.

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