Sicuramente viaggiando in autostrada avrete visto degli avvisi luminosi che vi avvisano della presenza del Tutor su quella tratta per il controllo della velocità. Ma cos'è e come funziona il Tutor in autostrada?
Questo strumento serve infatti a rilevare la velocità e ad assicurarsi che i veicoli circolanti non superino i limiti, ma il suo funzionamento potrebbe non essere chiaro a tutti, così ci si potrebbe chiedere quale sia la sua tolleranza, cosa succeda quando si riceve una multa e soprattutto dove siano.
Andiamo a vedere quindi come funzionano i Tutor e a rispondere alle domande relative, oltre a ricordarvi il nostro approfondimento su come funziona il Telepass europeo.
Indice
Cosa sono i tutor in autostrada
Il Tutor, il cui vero nome è SICVe, acronimo per Sistema informativo per il controllo della velocità, ma è anche chiamato Safety tutor, è un sistema che serve per misurare la velocità media, e non istantanea, di un veicolo in un tratto autostradale.
Sviluppato da Autostrade per l'Italia (che poi, come vedremo, ha sviluppato una nuova versione per una causa per violazione di brevetto), il sistema è stato introdotto nel 2005 sui primi tratti del gruppo.
Vista l'efficacia nel ridurre le velocità di picco (-25%), medie (-15%) e soprattutto il tasso di mortalità (-51% nel solo primo anno di installazione), il sistema si è esteso notevolmente e a oggi copre circa 2.500 km di carreggiate di Autostrade per l'Italia e società controllate (il 40% delle tratte, secondo Autostrade per l'Italia, mentre il sito della Polizia stradale riporta al momento 1670 km di autostrade coperte), oltre ad alcune strade di competenza dell'Anas (in questo caso tramite una versione leggermente diversa chiamata Vergilius, e in grado di misurare anche la velocità istantanea).
Il primo sistema del Tutor riconosceva solo la targa del veicolo, ma nel 2018 la Corte di Appello di Roma ha ordinato la rimozione dei sistemi per violazione di un brevetto (sentenza poi ribaltata dalla Cassazione nel 2019).
Nel frattempo, Autostrade per l'Italia ha comunque sviluppato un nuovo sistema, chiamato SICVe-PM (PM sta per Plate Matching) e che analizza l'intera immagine del veicolo per identificarlo in maniera univoca, che ha affiancato e in molti casi sostituito il sistema SICVe in uso sulla rete autostradale.
La gestione del Tutor è in mano alla Polizia Stradale, che come previsto dal DM n.282 del 2017 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti provvede a effettuare la verificazione iniziale del sistema, nonché le verificazioni periodiche a cadenza annuale. Stando ad alcune inchieste giornalistiche è risultato però che la Polizia non è in grado di star dietro all'alto numero di sanzioni, e per questo motivo i Tutor non sono attivi tutto il giorno, ma circa 4 o 5 ore a campione nell'arco delle 24 ore.
Ma dove sono i Tutor e come funziona questo sistema? Andiamo a scoprirlo.
Dove sono i tutor in autostrada: la mappa
Come abbiamo anticipato nel precedente capitolo, il Tutor è presente su 2.500 km di autostrade (1670 secondo la Polizia), ma dove esattamente? Innanzi tutto, i Tutor sono sempre segnalati da opportuni cartelli all'inizio e durante le tratte lungo le quali sono installati.
Nel momento in cui scriviamo, sono 176 le tratte coperte (l'anno precedente erano 166 e l'anno prima ancora 156), e l'elenco è in continuo aggiornamento (a questo indirizzo potete trovare l'elenco aggiornato a dicembre 2023 - fonte Polizia di Stato).
Come potete vedere dalla mappa sottostante, le zone più coperte si trovano al nord, e coinvolgono prevalentemente l'A1, con 50 aree (26 sulla tratta Sud da Milano a Napoli e 24 sulla tratta Nord), ma anche l'A4, l'A13 e l'A14.
In totale, sono però quindici le autostrade dotate di Tutor, che è presente anche, oltre alle già nominate A1, A4, A13 e A14, anche su A5, A7, A8, A10, A16, A23, A26, A28, A30 e A56.
Come trovare i tutor attivi in tempo reale
Quindi sappiamo dove sono i Tutor, che sono anche ben segnalati, che senso ha voler sapere dove sono in tempo reale? Innanzitutto, come vedremo nel capitolo successivo, i Tutor analizzano la nostra velocità media, quindi per essere al riparo da eventuali multe basta viaggiare costantemente sotto il limite di velocità.
Cosa che bisognerebbe fare a prescindere dai Tutor.
Per aiutarvi però a gestire meglio il viaggio ed evitare sorprese, ci sono opportune app che vi consentono non soltanto di avere sempre sotto controllo le eventuali aree coperte da Tutor e di avvertirvi per tempo, ma anche di indicarvi il punto di inizio della rilevazione, del punto finale e spesso calcolando anche la vostra velocità media, utile per sapere se siamo o meno entro i limiti.
Una delle più popolari è Radarbot: Rivelatore autovelox, in grado non solo di mostrarvi eventuali autovelox, ma, ed è quello che interessa in questa guida, anche la presenza di Tutor con il calcolo della velocità media. L'app è gratuita, con acquisti in-app e un po' di pubblicità: potete scaricarla su Android e iOS.
C'è poi un'altra questione da affrontare. Come abbiamo già anticipato, i Tutor non sono sempre attivi perché, visto l'alto numero di sanzioni e il fatto che le verifiche debbano essere fatte a mano, vengono attivati a campione per 4-5 ore nell'arco di una giornata.
Ma quando?
Questo non si può sapere, ed è anche il motivo per cui funziona così bene. I Tutor non sono infatti attivi solo quando trovate l'indicazione sui pannelli luminosi in alto nelle autostrade, come non ci sono sistemi, che siano di rilevamento radar, in radiofrequenza o fantomatici portali web, in grado di scoprirlo.
Tutto è infatti gestito dalla sede operativa, e non c'è modo di sapere quali siano i sistemi funzionanti in un dato momento. Chiarito questo aspetto, vediamo finalmente come funziona il Tutor.
Come funziona il tutor in autostrada
Vediamo ora come funziona il Tutor in autostrada. Il funzionamento è piuttosto intuitivo in quanto si avvale di telecamere, ma a differenza di quelle degli autovelox misura la velocità del veicolo tra due portali, uno chiamato di ingresso e uno di uscita (anche se alcuni tutor rilevano anche la velocità istantanea).
Quando passate sotto al sensore del portale d'ingresso, viene rilevata la categoria del veicolo, ovvero se si tratta di un'automobile, di una moto, di un camion o altro, per poi attivare le telecamere. Viene così scattata una foto del veicolo, oltre che registrata data e ora di passaggio.
Come abbiamo anticipato in precedenza, se si tratta di un sistema SICVe viene scattata solo la foto della targa, mentre se è attivo il sistema SICVe-PM viene presa l'immagine dell'intero veicolo.
Quando arrivate al portale successivo, il sensore eseguirà le stesse operazioni, verrà scattata una nuova immagine del veicolo e registrate data e ora di passaggio.
Abbiamo capito dove si sta andando a parare: il sistema centrale abbina i dati registrati dalle telecamere dei due portali e calcola i tempi di percorrenza di ciascun veicolo.
A questo punto possono succedere due cose. Se i tempi di percorrenza sono inferiori a quelli consentiti, vengono eliminati, mentre se i tempi sono superiori il sistema riconosce una violazione. A questo punto interroga gli archivi della Motorizzazione civile e degli autonoleggi e risale all'intestatario e al conducente del veicolo.
Questo avviene tutto in automatico, e stando ai documenti di Autostrade per l'Italia le violazioni sono poi accertate dalla Polizia Stradale, che riceve il verbale già compilato e stampato, per poi notificarlo al trasgressore.
Come abbiamo detto però visto l'elevato numero di trasgressioni non riescono a mantenere attivo il Tutor a pieno ritmo, e quindi viene attivato a campione, confidando nell'effetto deterrente.
Abbiamo descritto il funzionamento del Tutor, ma ci sono alcune considerazioni importanti da fare. Prima di tutto il Tutor funziona in qualunque condizione, che sia di notte, con la pioggia o con la nebbia.
A questo proposito è importante tenere presente che in caso di pioggia il limite di velocità in autostrada si abbassa a 110 km/h, quindi anche il Tutor può venire abbassato (manualmente, non automaticamente) di conseguenza dalla Polizia Stradale.
Inoltre non contate sul fatto che il Tutor possa avere difficoltà a leggere i transiti a cavallo delle corsie, così come quelli in diagonale. Il sistema sfrutta l'induzione elettromagnetica tramite spire nell'asfalto, quindi attiva comunque le telecamere, ed è in grado di rilevare auto anche nella corsia di emergenza tramite appositi radar.
Non pensate neanche di potervi fermare a un Autogrill per abbassare la velocità media: non ci sono aree di sosta tra i portali, e neanche la velocità di ingresso ha molta importanza. Quello che conta è la velocità media. Tenete inoltre presente che i portali non possono servire contemporaneamente da portale di ingresso e di uscita, quindi se ci sono tre portali non saranno mai tutti e tre contemporaneamente attivi, il che impedisce le multe a grappolo.
Infine il funzionamento del Tutor è indipendente da un dispositivo di telepedaggio come il Telepass. Il motivo per cui potrebbe venirvi il dubbio che il Tutor rileva solo i veicoli dotati di questi sistemi è perché potrebbero emettere un suono al passaggio sotto ai portali del Tutor. Questo, come conferma Autostrade per l'Italia, è dovuto alla presenza del sistema per il rilevamento dei tempi di percorrenza basati sui transiti del dispositivo di telepedaggio e indica che le batterie dell'apparecchio sono vicine all'esaurimento.
Qual è la tolleranza del tutor
Abbiamo quindi compreso come il Tutor analizzi la velocità media del nostro passaggio tra due portali, ma la multa scatta al preciso superamento del limite di velocità massima (130 km/h o 110 km/h in caso di pioggia)?
No, come tutti i sistemi di questo tipo c'è una soglia di tolleranza del 5%, il che significa che se il limite è 130 km/h viene riconosciuta la violazione al superamento dei 136,5 km/h.
Quando piove, invece, ricordiamo che il limite è di 110 km/h, quindi la sanzione scatta dopo 115,5 km/h. Abbiamo già detto come in caso di violazione il sistema identifichi automaticamente la vettura e il suo proprietario o guidatore, e invii alla Polizia Stradale il verbale, che però deve essere valutato da un agente. Vediamo cosa succede.
Cosa succede quando si riceve una multa dal tutor
Per non rischiare di incorrere in una multa, non dovremmo mai superare il limite di velocità, ma cosa succede se ci accorgiamo di avere attraversato il portale di ingresso di un Tutor a velocità eccessiva? La soluzione è moderare la velocità al di sotto del limite in maniera proporzionale alla nostra velocità di ingresso e per quanto si è mantenuta.
Se non dovessimo rispettare il limite di velocità media attivo nel tratto, scatterà la sanzione, il cui importo è lo stesso per il superamento dei limiti di velocità come definito dal Codice della Strada. Ovvero proporzionale alla nostra velocità.
In caso non avessimo superato il limite di velocità medio di più di 10 km/h, la multa può variare da 42 a 173 euro, e non ci saranno decurtazioni di punti sulla patente. In caso di uno sforamento tra 11 km/h e 40 km/h, l'importo della sanzione varia tra 173 e 695 euro, con l'aggravio di una decurtazione di tre punti sulla patente.
Se il Tutor dovesse aver rilevato una velocità tra 41 km/h e 60 km/h superiore al limite, la multa sarà compresa tra 544 e 2.174 euro, con una decurtazione di sei punti sulla patente, mentre se si supera il limite di oltre 61 km/h la multa va da 847 e 3.389 euro, con una decurtazione di 10 punti sulla patente.
Nel caso di un'infrazione commessa da un neopatentato, la decurtazione dei punti sulla patente viene raddoppiata, mentre le infrazioni rilevate durante l'orario notturno, ovvero tra le 22 e le 7, causano una maggiorazione delle sanzioni pecuniarie del 30%.
Al ricevimento della multa, avrete 5 giorni per poter ottenere uno sconto del 30% sulla sanzione, ma non nel caso di un superamento dei limiti di velocità oltre i 40 km/h. Passato questo termine, la multa andrà pagata interamente.
Nel caso invece vogliate impugnare la multa, perché magari avete ricevuto la notifica in ritardo (il limite è 90 giorni), i dati del veicolo non corrispondono, o rilevate errori nella compilazione del verbale, dovrete rivolgervi al Giudice di Pace della zona dove è stata rilevata. Ricordatevi solo di farlo entro 30 giorni dalla notifica della sanzione e di pagare il contributo unificato.
Domande e risposte
Come rileva la velocità Il tutor?
Il Tutor rileva la velocità media su un tratto autostradale compreso tra due portali, uno d'ingresso e uno di uscita. Entrambi rilevano la categoria del veicolo e attivano le telecamere che scattano la fotografia, per poi registrare data e ora di passaggio.
Qual è la tolleranza del tutor?
Il Tutor ha una tolleranza del 5% come gli autovelox, quindi se il limite è 130 km/h significa che la sanzione non scatta fino a una velocità media di 136,5 km/h, mentre in caso di pioggia con il limite a 110 km/h la velocità media massima consentita è di 115,5 km/h.
Quando si attiva il tutor in autostrada?
Non si può sapere quando il Tutor è attivo, ma sappiate che anche in caso di pioggia, nebbia o di notte il sistema funziona senza problemi.