Tutti i veicoli devono essere dotati di assicurazione RCA, questo si sa, ma forse non tutti sanno che alcune polizze prevedono la sospensione per i mesi in cui non si utilizza il mezzo, tipicamente le moto durante quelli invernali.
Ma come funziona la sospensione dell'assicurazione moto? Andiamo a scoprirlo, perché dal 23 dicembre 2023 è arrivata una nuova legge che stabilisce l'obbligo di assicurazione anche per i veicoli non circolanti, e per un certo momento si è temuto che questo comportasse anche l'impossibilità di sospendere l'assicurazione.
Per fortuna non è così: vediamo cosa dice la nuova legge, cosa cambia e quali sono le eccezioni, ma non prima di ricordarvi il nostro approfondimento su come funziona l'assicurazione auto in caso di incidente.
Indice
Cos'è la sospensione dell'assicurazione moto
Partiamo da un concetto chiaro: la RCA è obbligatoria per tutti i veicoli, auto e moto, come determinati dall'Art 193 comma 1 del Codice della Strada.
Nondimeno, ci sono polizze che consentono all'assicurato di poterle sospendere, ovvero "congelare", per un certo periodo di tempo, e infatti si chiamano polizze sospendibili.
Questa è una possibilità data per alcune tipologie di utenti che non utilizzano il mezzo tutto l'anno, ma solo in determinati periodi, come per le moto accade durante l'interno, in genere tra ottobre e marzo.
Lo strumento è molto semplice, in quanto il congelamento della polizza consente di posticipare la scadenza per un periodo stabilito che può andare da 30 giorni a 12 mesi. O almeno questi erano i tempi fino al 23 dicembre 2023, perché con la nuova legge, come vedremo nel capitolo dedicato, si possono sospendere le polizze moto solo fino a 10 mesi, che diventano 11 mesi per i mezzi d'epoca.
Come si può intuire, nel periodo di sospensione vengono meno le garanzie assicurative, e quindi la moto non solo non può circolare su strada, ma neanche parcheggiata e deve essere custodita in un'area protetta.
La possibilità di sospendere la polizza prevede alcuni termini precisi, come il numero di giorni entro cui fare la richiesta, anche relativamente alla scadenza, e il numero massimo di richieste di sospensione e riattivazioni.
Ovviamente ci sono delle eccezioni, come in caso di vendita, demolizione, permuta, esportazione o furto del veicolo, che consentono di richiedere la sospensione indipendentemente dai limiti temporali.
Infine la polizza sospendibile non deve essere confusa con le polizze temporanee, ovvero assicurazioni a termine che prevedono una durata limitata nel tempo e costi mediamente più alti.
Come funziona la sospensione dell'assicurazione moto
Prima di sospendere la polizza, dovete tenere però presente alcuni requisiti. Innanzitutto è necessario avere una situazione amministrativa e contabile regolare, ovvero bisogna essere in regola con i pagamenti e rispettare le condizioni del contratto, in quanto le compagnie potrebbero non riattivare la polizza in caso di violazioni.
A questo proposito, le sospensioni sono in genere disponibili solo per le polizze annuali, mentre non sono concesse per le polizze con pagamento mensile o semestrale.
In secondo luogo bisogna assicurarsi di aver sottoscritto una polizza moto sospendibile, e non una polizza temporanea (come abbiamo anticipato nel precedente capitolo sono diverse).
Infine bisogna essere in possesso di un motoveicolo su cui non è presente un vincolo di leasing. Ogni polizza ha le proprie clausole, quindi è bene informarsi prima di sottoscrivere il contratto sui limiti minimi e massimi del periodo di sospensione, sulle tempistiche per fare la domanda e soprattutto quante volte si può riattivare.
La richiesta di sospensione si può effettuare in diversi modi. Quella classica prevede l'invio di una raccomandata o di una PEC, ma ormai quasi tutte le compagnie mettono a disposizione una soluzione apposita nell'area personale del sito. La procedura cambia da assicurazione ad assicurazione, ma in genere basta selezionare la polizza, cliccare su un pulsante tipo Gestisci e poi selezionare l'opzione Sospendi.
La pratica può non costare niente, ma a volte può essere richiesto un compenso per spese amministrative, nell'ordine delle 20-30 euro.
In genere la sospensione della polizza decorre dalle ore 24.00 della data di invio dei documenti alla compagnia, ed è bene ricordare che il termine ultimo per richiedere la riattivazione è di massimo 10 mesi dall'interruzione (a seconda della polizza stipulata può essere meno). Inoltre come abbiamo detto spesso non è possibile sospendere la polizza a ridosso della scadenza, ma è possibile estendere la sospensione (fino al limite massimo). La richiesta di prolungamento va comunicata entro 10 giorni dalla data di scadenza della sospensione (5 per le moto storiche).
Dal momento della sospensione e per tutta la sua durata, la moto non può essere utilizzata e deve essere custodita in un'area protetta. In caso di infrazione, e non è raro visto che secondo le stime su 7 milioni di moto sono circa mezzo milione quelle che viaggiano senza una copertura assicurativa, le multe sono molto salate.
Chi venga trovato con assicurazione subisce una sanzione amministrativa pecuniaria equivalente a quella riservata a chi guida un veicolo non assicurato: da 866 euro a 3.464 euro.
Per chi dovesse riattivare l'assicurazione entro 5 giorni dall'accertamento della violazione, la multa scende del 30%, ossia da un minimo di 606,20 euro. Inoltre è previsto il ritiro della patente e la perdita di cinque punti.
Nel caso in cui la violazione dovesse avvenire due volte nell'arco di due anni, la sanzione sarebbe raddoppiata (se riattivata nei 15 giorni successivi, è prevista la riduzione a un quarto) e la patente sospesa da uno a due mesi.
Una volta accertata l'infrazione, la moto dovrà essere immediatamente trasportata in un luogo chiuso non aperto al pubblico, e può tornare a circolare non appena viene riattivata l'assicurazione e pagate le sanzioni.
Per quanto riguarda la riattivazione basta ripetere la procedura di sospensione, solo che questa volta bisogna selezionare la voce Riattiva o similare.
Quante volte si può sospendere l'assicurazione moto
Ma quante volte si può fare la sospensione dell'assicurazione moto? Questo dipende dalla compagnia assicurativa, quindi prima di stipulare una polizza è bene sempre leggere con attenzione le clausole riguardanti la sospensione.
Come abbiamo anticipato nei precedenti capitoli, alcune condizioni dipendono dalla singola assicurazione, come i limiti minimi e massimi di sospensione, che possono andare da 1 mese a 10 mesi, e anche per il numero di volte per cui si può chiedere la sospensione nel corso di un'annualità.
Il più delle volte, la sospensione, che ricordiamo è in genere disponibile solo per le polizze annuali e non per quelle a pagamento mensile o semestrale, viene concessa una sola volta l'anno ed entro un certo periodo dalla data di scadenza della polizza.
È il caso della compagnia assicurativa prima, ad esempio. In altri casi, come per la compagnia Con Te, è possibile sospendere la polizza moto fino a due volte nello stesso anno assicurativo e riattivarla entro 10 mesi dalla data di sospensione. In questo caso la procedura ha un costo di circa 25 euro per diritti amministrativi
Cosa cambia nel 2024 per la sospensione dell'assicurazione moto con la nuova legge
Come abbiamo anticipato nel primo capitolo, il 23 dicembre 2023 è entrata in vigore una nuova legge che ha recepito la direttiva europea 2118 del 2021, secondo la quale tutti i veicoli a motore devono essere assicurati, indipendentemente dal fatto che circolino sulle strade o siano tenuti in un luogo chiuso.
Andiamo a vedere cosa dice la legge e cosa è cambiato per la sospensione dell'assicurazione.
Cosa dice la nuova legge
La direttiva europea, emanata a seguito di una sentenza della corte di giustizia europea prevede l'obbligo di copertura assicurativa per i veicoli indipendentemente dal fatto che siano fermi o in zone il cui l'accesso è soggetto a restrizioni.
Il Decreto legislativo n. 184/2023 che recepisce la direttiva elimina quindi la possibilità di non assicurare i veicoli non in movimento o posizionati su strade o aree non accessibili al pubblico, estendendolo anche ai veicoli che si muovono in zone ad accesso ristretto.
Secondo il decreto, quindi l'obbligo di assicurazione vale per:
- i veicoli a motore che sono azionati da una forza meccanica circolante sul suolo (su strada e terreno) e non su rotaia. La velocità di progetto massima deve essere superiore a 25 km/h, o in alternativa se il peso è superiore ai 25kg, non superi una velocità di progetto di 14 km/h
- i rimorchi per trasporto di cose e persone, se utilizzati dai veicoli citati in precedenza
- i veicoli elettrici leggeri (individuati attraverso un decreto ministeriale specifico)
- veicoli utilizzati esclusivamente in zone il cui accesso è soggetto a restrizioni
È stato aggiunto il concetto del rischio statico, con la ratio che ogni veicolo, anche non in movimento, possa comportare un rischio e quindi debba essere coperto da assicurazione.
Per l'Europa non quindi è importante che il veicolo sia fermo in un'area privata, ma che sia "utilizzato in maniera conforme alla sua funzione di trasporto".
Per concludere, la nuova legge prevede quindi che una moto o uno scooter debbano sempre essere assicurati, anche se vengono parcheggiati all'interno di uno spazio privato, come un cortile o un box, e non circolano.
Cosa cambia
Ma cosa cambia per la sospensione dell'assicurazione moto? Sostanzialmente, poco o nulla. Se la nuova legge impone la stipula di un'assicurazione per tutti i veicoli, è ancora possibile sospendere l'assicurazione moto praticamente alle stesse condizioni di prima.
La differenza è che è stato ridotto il massimo di sospensione, che ora non deve superare i 10 mesi (11 mesi per le moto storiche) nell'annualità di validità della polizza.
La sospensione può essere inoltre prorogata in diversi momenti purché l'assicurato lo comunichi all'assicurazione entro 10 giorni dalla scadenza del periodo di sospensione (5 giorni per le moto storiche)
Eccezioni
Tornando all'obbligo di assicurazione, ci sono alcuni casi in cui non è necessario stipularla per moto ferme.
I casi riguardano le moto ritirate dalla circolazione (radiate o esportate all'estero) o che non possono circolare perché sottoposte a sequestro o ad altri provvedimenti amministrativi o penali.
Inoltre, si può evitare di assicurare anche i mezzi che non funzionano, perché guasti o mancanti di alcune parti essenziali, come il cambio o il motore, come quelli in procinto di demolizione o radiazione (cioè cancellazione dal Pubblico Registro Automobilistico per i motivi appena descritti o per irregolarità amministrative). Oltre a questi sono esclusi quelli in procinto di esportazione all'estero.
Domande e risposte
Da quando non si può sospendere assicurazione moto?
Anche con la nuova legge del 2023, la polizza moto può continuare a essere sospesa, per esempio se si utilizzano la moto o lo scooter solo nei mesi estivi. Potete trovare ogni dettaglio nel nostro approfondimento dedicato.
Come funziona la sospensione dell'assicurazione moto?
La sospensione della polizza moto consente di congelare l'assicurazione per il periodo in cui non si utilizza il mezzo, ad esempio nei mesi estivi. Durante la sospensione, non si può circolare e la moto deve essere tenuta in un luogo chiuso, non in strada, in quanto non sarà coperta dall'assicurazione. Trovate qui ogni dettaglio.