Come scegliere un casco da moto

9 months ago 214

Comprare un casco da moto non è una cosa da niente: bisogna decidere il modello giusto per le proprie esigenze, per poi verificare la taglia corretta e infine controllare alcuni dettagli (che poi dettagli non sono) come i materiali, la visiera e la ventilazione.

Andiamo a vedere quindi come scegliere un casco da moto, cercando di capire quali sono i vari tipi, jet, modulare, integrale o da motocross, e scoprendo come decidere la misura corretta. 

C'è infatti un casco adatto per ogni utilizzo, e per questo andremo a capire quale scegliere per lo scooter, ma non prima di ricordarvi il nostro approfondimento su come funziona la sospensione dell'assicurazione moto

Indice

Quali sono i diversi tipi di caschi da moto

La prima domanda da porsi quando si deve scegliere un casco da moto è per quale tipo di utilizzo servirà il casco.

Sul mercato ci sono infatti diverse tipologie di caschi, e sebbene questo possa sembrare scontato, magari qualche utente alle prime armi potrebbe trovarsi un po' spiazzato di fronte a tanta scelta. 

Andiamo quindi a vedere le varie categorie di caschi, che ci servono anche a capire quale sia il più adatto al nostro uso. 

Jet

Come scegliere un casco da moto

Il casco Jet è un tipo di casco aperto sotto al mento, particolarmente adatto per gli spostamenti in città e nei periodi caldi. Grazie alla sua forma, infatti, offre una perfetta areazione, ed essendo di misure più contenute è non solo più semplice da indossare, ma anche da gestire quando non serve.

I caschi Jet sono in genere dotati di una visiera lunga che protegge dal vento, di un visierino parasole per proteggere gli occhi dal sole e di predisposizione Bluetooth per parlare con il passeggero o rispondere alle telefonate. 

È quindi la soluzione ideale per gli scooter o anche per il moto-turismo quando fa caldo, ben consci che i suoi limiti sono il livello di protezione inferiore agli urti per mento e naso, l'elevata rumorosità ad alte velocità (oltre a una relativa instabilità) e una minore protezione dal freddo. 

Integrale

Come scegliere un casco da moto

Il casco Integrale è la soluzione classica e più usata da chi viaggia in moto, in grado di offrire il maggior grado di protezione (ovviamente a parità di materiali), sia contro gli urti che il freddo e il vento.

Questa soluzione, dotata di una comoda visiera per proteggerci dal vento anche a elevate velocità, è disponibile con un'ampissima gamma di opzioni, come il visierino parasole integrato per poter guidare in sicurezza anche controsole, la predisposizione interfono per parlare con il passeggero o materiali particolari per chi si cimenta in pista.

Il casco integrale è sicuramente la scelta numero uno per i viaggi in moto, ma anche per gli spostamenti di tutti i giorni di chi usa le due ruote in ogni condizione meteo. 

Modulare

Come scegliere un casco da moto

Il casco Modulare è invece un casco integralo dotato di mentoniera apribile o removibile, perfetto per la città e per il moto turismo. 

Questa tipologia di caschi hanno la caratteristica quindi di potersi utilizzare in diversi modi, ma attenzione perché qui entra in gioco l'omologazione.

Alcuni dispongono di doppia omologazione P/J, e quindi possono essere utilizzati sia da aperti, permettendo di sfruttare le capacità di areazione della conformazione Jet, che da chiusi, con tutta la sicurezza del casco integrale.

I caschi modulari con la sola omologazione integrale possono essere solo usati invece da chiusi durante la guida, ma il fatto di poterli aprire da fermi li rende sicuramente più comodi durante le pause, e spesso sono dotati di occhialini parasole a scomparsa da utilizzare in caso di necessità. 

Il meglio dei due mondi quindi? Sì, ma con dei difetti. I caschi modulari infatti sono più pesanti di un casco Jet, e per questo non sono ideali per gli spostamenti in città quanto maggiormente indicati per il turismo, mentre da chiusi possono essere un po' più rumorosi di un casco integrale. 

Motocross

Come scegliere un casco da moto

L'ultima tipologia di casco che andiamo a vedere è quello da motocross, o fuoristrada, indicato per una certa tipologia di utenti e non adatti per altri utilizzi. 

Vista l'estrema leggerezza e l'enorme visiera parasole, questi caschi sono infatti pensati per chi pratica motocross e ha bisogno di protezioni non solo dagli urti, ma anche da fango e polvere.

Per questo motivo, non aspettatevi la stessa comodità o insonorizzazione di un casco integrale. 

Come scegliere un casco da moto

Come avete visto, non esiste un casco perfetto per tutti: bisogna fare delle scelte, e in ogni caso dovrete pensare a quello che per voi e il vostro utilizzo è più importante. 

Dovete fare brevi tragitti in scooter per andare al lavoro, magari solo d'estate? La scelta è quasi obbligata: il casco Jet è quello che fa per voi, magari a discapito di una maggiore protezione. 

Andate in moto nel fine settimana a esplorare nuove strade e in cerca di paesaggi mozzafiato? Forse potete pensare a un casco modulare, in grado di soddisfarvi anche nelle giornate afose. Siete invece sempre in cerca dei vostri limiti su pista? Il casco integrale è la scelta giusta. 

Compiuta questa decisione, la scelta del casco passa per i materiali, che determinano la resistenza, ma anche la leggerezza e il comfort. 

La calotta esterna è solo uno degli elementi che determinano la qualità di un casco, ma nondimeno è estremamente importante perché è quello che ha il compito di ricevere l'energia di un impatto e distribuirla al materiale sottostante, in genere polistirolo o simili.

Partendo dal presupposto che i caschi sono dispositivi di sicurezza obbligatori e che devono essere omologati, ci sono tre tipi di materiali per la calotta esterna: fibra di vetro, carbonio e policarbonato o termoplastiche. 

Tutti e tre offrono caratteristiche di sicurezza simili, ma la differenza principale è nel peso. Il carbonio è tra i tre il materiale più leggero e costoso, mentre la fibra di vetro è un po' meno pregiata, pur restando un materiale di grande qualità: entrambe queste soluzioni sono da preferire in caso si debba utilizzare il casco per lunghi viaggi o per l'utilizzo in pista. 

Caschi di questo tipo sono più costosi, quindi ovviamente richiedono un investimento solo se c'è una reale necessità di utilizzo, mentre per chi va in moto o scooter in città o per tragitti brevi i caschi in policarbonato restano la scelta migliore. È vero infatti che sono più pesanti, ma per brevi periodi non ve ne accorgerete neanche.

I caschi in fibra inoltre sono più resistenti nel tempo, mentre quelli in termoplastiche potrebbero risentire degli sbalzi di temperatura. 

Un altro aspetto estremamente importante da considerare è l'imbottitura interna e l'areazione. I caschi possono avere interni completamente rimovibili e lavabili, solo parzialmente rimovibili o non rimovibili.

I materiali utilizzati per l'imbottitura determinano il comfort, così come la rumorosità e la longevità, ed è quindi opportuno sapere se useremo il casco tutti i giorni in diversi periodi dell'anno o solo d'estate e saltuariamente. 

Nel primo caso, potrebbe essere meglio investire in interni di qualità, mentre nel secondo possiamo anche ripiegare su interni meno curati. Attenzione, perché non è detto che un casco in policarbonato abbia interni di scarsa qualità: alcuni produttori risparmiano sulla calotta esterna prestando maggiore attenzione all'interno. A voi la scelta. 

Andiamo poi a prendere in considerazione la ventilazione, ovvero le prese d'aria, molto importanti sopratutto sui caschi integrali che, essendo chiusi, necessitano di una maggior ventilazione soprattutto nei mesi caldi.

La ventilazione dipende dalle prese d'aria anteriori, che si trovano in genere sulla parte superiore e sulla mentoniera, e che devono essere in grado di convogliare il flusso d'aria all'interno del casco e farlo uscire dagli estrattori posteriori. Una buona ventilazione garantisce il mantenimento della temperatura, oltre a limitare la sudorazione e diminuire la condensa sulla visiera.

In sostanza, un buon casco garantisce la giusta ventilazione, magari con la possibilità di chiudere le fessure, ma senza aumentare la rumorosità o ridurre l'aerodinamica. 

Ma non è finita, ci sono altri aspetti da considerare. La visiera può avere spessore, rigidità o trattamenti differenti, e i diversi tipi dipendono dal casco. Per esempio, i caschi Jet hanno due tipi di visiere, lunghe o con taglio a occhiale, mentre per i caschi integrali è importante, soprattutto se si guida d'inverno, scegliere quello con predisposizione al Pinlock, una membrana plastica aggiuntiva che non fa appannare la visiera creando un effetto sottovuoto.

Molto importante è anche il meccanismo di apertura della visiera, in genere a sgancio rapido, ma disponibile anche con tre bottoni. Ci sono poi le visiere colorate o fumé, ma non sono omologate per un utilizzo stradale (si usano solo in pista), mentre i caschi modulari gran turismo sono spesso dotati di visierino parasole a scomparsa. 

Restano alcuni aspetti ancora da approfondire: la chiusura, il colore e gli accessori. 

La chiusura più comune è quella micrometrica, in genere in plastica ma anche in acciaio per i caschi più costosi, che è anche detta a sgancio rapido. Questa soluzione permette di assicurare agevolmente il casco alla testa, in quanto può essere facilmente regolabile in base alle proprie esigenze e può essere sganciata con l'utilizzo di una sola mano. 

In alternativa, se andate in pista probabilmente userete la chiusura a doppia D, o a doppio anello, un sistema che consiste nel far passare una cinghia nei due anelli e successivamente ripassare la stessa all'interno di solo uno dei due.

Un sistema estremamente semplice ma sicuro: tutti i caschi di alta gamma utilizzano questa soluzione.

Per quanto riguarda il colore, qui si va sul soggettivo, ma se andate nel traffico è forse meglio optare per un colore sgargiante in modo da essere più visibili soprattutto di sera e magari in condizioni meteorologiche non ottimali. La sicurezza prima dello stile.

Infine, gli optional, che possono andare dalla predisposizione per l'interfono, mentre altri offrono la goletta nella zona del collo, oppure la possibilità di rimuovere il paranaso e altro. 

Come scegliere la misura giusta per il casco da moto: la tabella

Una volta scelto il tipo di casco e le caratteristiche che fanno al caso nostro, è arrivato il momento di scegliere la misura. Questa è un'operazione estremamente importante, in quanto la giusta misura non solo offre una maggiore sicurezza mantenendo il casco saldo in caso di incidenti, ma garantisce anche il massimo comfort in termini di ventilazione, aerodinamicità, visibilità ed ergonomia.

Ma come scegliere la giusta misura del casco per la moto? La prima operazione da compiere è misurare la testa, quindi prendete un metro da sarta (quelli a nastro morbido) e avvolgetelo orizzontalmente (parallelo al terreno) intorno al cranio, poco sopra le sopracciglia (1 cm) le orecchie.

Con la misura in mano avrete tutto quello che vi serve per comprare il casco. Se vi chiedete se ci sia una tabella universale per stabilire la taglia del casco in base alle dimensioni della testa, sappiate che è meglio fare riferimento alla guida taglie del modello del vostro casco, anche perché le taglie possono variare anche tra modelli diversi dello stesso marchio.

Giusto a livello indicativo, potete però dare un'occhiata alla tabella sottostante. 

Taglia  Circonferenza
XXS 51 / 52 cm
XS 53 / 54 cm
S 55 / 56 cm
M 57 / 58 cm
L 59 / 50 cm
XL 61 / 62 cm
XXL 63 / 64 cm

La misura però non è l'unico parametro da tenere in considerazione. Ogni casco è diverso dall'altro in termini di calzata, e a seconda della forma del vostro cranio potreste avere sensazioni differenti.

Ecco perché è molto importante provare il casco, che dovrebbe premere leggermente sulle guance, Dopo averlo indossato, tenete la mentoniera con una mano e muovetela in senso orizzontale e verticale: se non si muovono le guance ma solo il casco vuol dire che è troppo grande, mentre se rimane ben saldo la misura è giusta.

Se sentite un senso di disagio o se vedete che vi comprime eccessivamente le guance probabilmente è troppo stretto, ma tenete presente che un nuovo casco deve essere moderatamente stretto, non tanto da dare fastidio, ma dovreste sentire il rivestimento su tutta la testa senza punti di pressione.

Se siete indecisi tra due taglie, è consigliato optare per la misura più piccola, in quanto è probabile che con il tempo l'imbottitura interna si comprima leggermente. In ogni caso, tenete in testa il casco per qualche minuto per capire se faccia o meno al caso vostro, e state bene attenti alle vostre sensazioni.

Quale casco scegliere per lo scooter

Come scegliere un casco da moto

Lo scooter è sinonimo di libertà e versatilità, e in genere è utilizzato per tragitti piuttosto brevi, il più delle volte in ambito cittadino. Ma quali caratteristiche deve avere e come scegliere un casco da scooter?

Ovviamente dipende dal vostro budget a disposizione e dalle vostre specifiche necessità ma un casco da scooter in genere deve rispettare alcuni requisiti di leggerezza e dimensioni ridotte, in modo da poter essere riposto con facilità nel sottosella o al limite trasportato senza problemi

Inoltre, pur essendo un casco che non si indossa per tanto tempo, deve essere comodo in quanto spesso viene indossato tutti i giorni. 

Considerando queste caratteristiche, spesso il tipo di casco consigliato per gli scooter è il casco Jet, una tipologia di casco leggera ma allo stesso tempo resistente, e soprattutto poco ingombrante. Molto importante, inoltre, è che sia dotato dell'anello antifurto in acciaio, in modo da poter legare il casco allo scooter in caso di necessità.

Domande e risposte

Come si sceglie il casco da moto?

Scegliere il casco giusto da moto non è un'operazione semplice, in quanto bisogna considerare il tipo adatto alle nostre esigenze, decidere tra i vari materiali, della calotta e dell'imbottitura, e scegliere la misura corretta.

Come capire se il casco è giusto?

Per capire se il casco è della dimensione giusta, tenete la mentoniera con una mano e muovetela in orizzontale e verticale per verificare che il casco resti ben saldo e non si muova indipendentemente dalla nostra testa.

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