Da quando le spunte blu sono state liberalizzate, è difficile per gli utenti di X capire quando un account è "serio" e quando invece si tratta di una parodia. Chiunque, ora, può spacciarsi per una celebrità, avendo per di più il simbolo "verificato" che contribuisce ad alimentare la confusione.
Una delle prime mosse di Musk, dopo l'acquisto di Twitter, è stata quella di rendere disponibile a tutti le famose spunte, dietro pagamento di 8 dollari al mese. Il che ha portato a una proliferazione degli account fake apparentemente legittimi, frenata solo da una contro-misura di Elon (quello vero): stabilire che la parola "parodia" fosse inclusa nel nome dell'account, non soltanto nella bio. Gli utenti che non si sono conformati, sono stati bannati in maniera permanente.
Ora, la dicitura "parody account" non basterebbe più. X sta infatti lavorando all'introduzione di un'etichetta apposita per i profili di questo tipo, che includerebbe insolitamente l'emoji di un robot.
BREAKING: @X is working on "parody account labels" 🤖
and yes, the label will be visible in posts as well (under the user name). pic.twitter.com/CEC3J7OXJq
Una scelta discutibile, per gli utenti che l'hanno già avvistata, dal momento che quell'emoji si associa spontaneamente a un bot. Considerando quanto sia grave il problema dei bot su X, un tag di questo tipo rischia di generare ulteriore caos.
Ma tant'è: a meno di marce indietro, l'etichetta "robot" cioè "parodia" dovrebbe comparire nel profilo, sotto al nome utente, e in ogni singolo post, sempre sotto allo username.