Diablo Immortal è stracarico di microtransazioni e meccaniche pay-to-win

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Diablo Immortal stracarico di microtransazioni e meccaniche pay-to-win

06 Giugno 2022 0

Diablo Immortal è disponibile da qualche giorno appena, ma non ci è voluto molto perché emergessero i dettagli più problematici delle meccaniche "free-to-play" implementate da Blizzard; in effetti è più corretto parlare di pay-to-win, e la parte "pay" della questione è particolarmente salata: nel complesso, il suggerimento dei primi feedback è che è meglio starne alla larga.

Un utente su Reddit ha fatto qualche calcolo ed è giunto alla conclusione che con le meccaniche attuali potrebbero volerci intorno ai 110.000 dollari, pari a circa 102.000 euro, per maxare un singolo personaggio. La cifra esatta è impossibile da determinare, perché come per ogni P2W è tutto determinato dalle probabilità, proprio come avviene nel gioco d'azzardo "tradizionale". Potrebbe essere teoricamente possibile arrivare al top senza spendere troppo, ma si parla di intorno ai 10 anni di gioco quotidiano.

Naturalmente si può osservare che non è necessario raggiungere il picco di ogni statistica possibile e immaginabile per godersi il gioco, tuttavia il punto è che il gioco impiega un bel po' di tattiche che si possono definire moralmente ambigue per spremere denaro all'utente. Un valido riassunto, per quanto non necessariamente del tutto completo, è stato condiviso sui forum di NeoGAF:

  • Il potenziamento dell'equipaggio è possibile solo tramite gli oggetti del negozio.
  • Si può ottenere bottino migliore solo potenziando i rift, per cui serve valuta in-game
  • Chi non paga ha probabilità nettamente peggiori di ottenere bottino di qualità
  • I pacchetti di valuta in-game non corrispondono ai prezzi degli oggetti nello shop, quindi si finisce per avere sempre un po' di valuta in giacenza inutilizzabile (a meno di, naturalmente, comprarne altra)
  • Ci sono molteplici valute premium ed è quindi difficile tenere traccia delle spese
  • Se non si paga le statistiche di attacco e punti vita sono dimezzate
  • L'upgrade dell'equipaggiamento costa materiali, che si possono ottenere solo con dei "battle pass" in abbonamento
  • Bisogna spendere intorno ai 20 dollari per avere quasi una possibilità su due (45%) di ottenere una gemma da 5 stelle, l'oggetto di maggior valore per l'upgrade dell'equipaggiamento
  • È possibile acquistare un oggetto chiamato Boon of Plenty per circa 9 dollari che sblocca all'utente una ricompensa al giorno per 30 giorni, ma bisogna fare il login. In altre parole, se un giorno si salta il login la ricompensa di quel giorno è persa per sempre, nonostante si tratti sostanzialmente di un servizio che l'utente paga.

È un peccato soprattutto perché al netto di queste meccaniche il gioco è anche bello: un classico Diablo fatto bene, con una gran grafica, controlli efficaci, contenuti a volontà e una trama perfettamente in sintonia con gli altri capitoli della saga. Purtroppo è una storia che si racconta molto spesso quando si tratta di gaming mobile. Per ora Blizzard o Microsoft non hanno risposto alle critiche, ma definiremmo irrealistico aspettarsi un dietrofront completo. Vale la pena inoltre considerare che sia su App Store sia su Play Store il gioco sta mantenendo una buona media di recensioni, sopra le 4 stelle su 5 in entrambe le piattaforme (addirittura 4,7 per Apple).


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