Diablo Immortal, streamer distrugge una gemma da 16K dollari in segno di protesta

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Diablo Immortal, streamer distrugge una gemma da 16K dollari in segno di protesta

20 Giugno 2022 0

Diablo Immortal è arrivato su Android e iOS a inizio giugno, ed è già una pietra miliare della serie con il lancio migliore di sempre per il franchise. Tutto bello, quindi? Non proprio: come emerso praticamente subito, il gioco infatti è un inferno di microtransazioni. Una cosa comune per il panorama dei giochi mobile, ma il titolo Blizzard raggiunge abissi particolari per quanto riguarda il costo delle meccaniche pay-to-win: è stato calcolato da un utente su Reddit che con le attuali meccaniche dovrebbero servire circa 102.000 euro per portare al massimo delle statistiche un certo personaggio.

Diablo Immortal

Games 06 Giu

COME UNA MALEDIZIONE

Lo scenario è così estremo che già in queste prime settimane la polemica ha travolto il gioco ed è esplosa in alcuni episodi di rabbia particolari. Come quello di cui vi parliamo oggi, e che ha per protagonista lo streamer Quin69.

Dopo aver dilapidato oltre 25.000 dollari neozelandesi sul gioco, ovvero l'equivalente di circa 16.000 dollari o se preferite 15.200 euro, lo streamer è riuscito finalmente ad ottenere una gemma leggendaria a 5 stelle, un oggetto particolarmente raro e quindi prezioso. Ma come potete apprezzare dalla clip qui sotto, la sua reazione è stata tutt'altro che un'esultanza.

Quin69, quasi come se avesse rotto il sigillo di una maledizione trovando la gemma, ha sprecato l'oggetto appena ottenuto per potenziare un'arma comune e ha poi disinstallato il gioco riservando parole di fuoco a Blizzard e invitando tutti i giocatori a seguire il suo esempio e farla finita per sempre con Diablo Immortal.

PI IMMORAL CHE IMMORTAL

Le dinamiche pay-to-win sono legate a doppio filo all'esplosione dei titoli free-to-play guidata dalle piattaforme mobile: un modello che, come mostrato da molti esempi nel corso di questi anni (qualcuno ha detto Fortnite?), si è rivelato significativamente più redditizio di quello tradizionale. Per paradosso, si potrebbe dire che una struttura pay-to-win come quella di Diablo Immortal sia in qualche misura un disincentivo a cercare scorciatoie mettendo mano la portafoglio, considerando le cifre astronomiche che occorre spendere per mettere le mani su qualcosa di significativo. Molti giocatori potrebbero semplicemente evitare le transazioni in-game, scoraggiati dalla possibilità di ottenere un progresso incisivo, e decidere di limitarsi ad affrontare le sfide del titolo così come sono.

Tuttavia, proprio come una tentazione luciferina, abbiamo visto che la Geenna pay-to-win spalancata da Blizzard produce nuove vertigini. Diablo Immortal rischia di essere più che altro "Immoral", percepito cioè come un'esperienza fondata su meccanismi fondamentalmente immorali, creando malumori interni alla community e impoverendo il capitale reputazionale di una delle serie più amate della storia del medium.


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