Siamo finalmente giunti, o quasi, al momento in cui entra in vigore il Digital Market Act in Unione Europea. E, proprio come Apple, anche Google dovrà adeguarsi alle nuove normative previste in Europa.
Questo perché Google, come la casa di Cupertino, è stato identificato come uno dei gatekeeper per la fornitura di servizi e prodotti che offre sul mercato europeo. Per questo motivo, Google ci ha appena illustrato come intende adeguarsi al DMA che sta per entrare in vigore in Europa.
Parlando di scelta del browser predefinito, Google ha riferito che arriveranno più schermate di scelta su Android, Chrome su desktop e Chrome su iOS. Queste consentiranno di cambiare rapidamente e facilmente il browser e motore di ricerca predefiniti durante il processo di configurazione del dispositivo.
Inoltre, tutti gli utenti europei che si affidano a Google potranno accedere alle impostazioni del proprio account e attivare la possibilità di condividere i propri dati tra prodotti e servizi Google.
BigG mostrerà anche un numero maggiore di banner per il consenso alla raccolta dei dati personali degli utenti, sempre nell'ottica di fornire maggiore trasparenza.
Google ha annunciato di aver introdotto oltre 20 aggiornamenti alla politica di gestione di Ricerca Google, il servizio che appunto si occupa delle ricerche sul web. Google Flights è stata rimossa dai risultati di ricerca, sono stati aggiornati i dati che vengono raccolti dagli inserzionisti dagli utenti Google, ed è stata introdotta una nuova API denominata Data Portability per gestire il trasferimento dei dati personali a servizi di terze parti compatibilmente con il nuovo DMA.
Arriveranno delle novità anche per gli sviluppatori, i quali potranno offrire agli utenti anche un proprio sistema di fatturazione, svincolando gli utenti stessi dall'utilizzare necessariamente il sistema di pagamento di Google. Arriverà anche un programma con il quale gli sviluppatori potranno guidare gli utenti verso servizi di terze parti, indipendenti dal Play Store, che possono risultare più economici rispetto alle soluzioni di Google.
Infine, Google ha sottolineato come, soprattutto immediatamente a valle degli aggiornamenti introdotti per il DMA, potranno verificarsi dei peggioramenti associati ai servizi che offre. Ad esempio, la ricerca potrebbe prediligere la visualizzazione di siti web aggregatori rispetto a quelli delle aziende reali, così come i suggerimenti per gli utenti che limitano notevolmente la raccolta dei dati potrebbero essere assolutamente non attinenti al loro profilo. In questo senso, Google ha promesso di investire sforzi e risorse per ottimizzare questi aspetti in Unione Europea.