Microsoft sta sperimentando una versione gratuita di Office per Windows, supportata da annunci pubblicitari. Questa novità potrebbe rendere l'uso di Word, Excel e PowerPoint accessibile a chiunque, ma con alcune limitazioni, non solo legate alla pubblicità.
Office cambia strategia?
Attualmente, per utilizzare la suite Office, è necessario un abbonamento a Microsoft 365, dal costo di 99€ all'anno (individuale). La sottoscrizione è del resto la forma più comune di pagamento per tantissimi servizi ormai, perché assicura un flusso di cassa regolare per l'azienda. Tuttavia, Microsoft ha confermato un test che non ci aspettavamo.
In alcuni mercati selezionati, tra cui l'India, è disponibile una versione gratuita di Microsoft Office, che però non è identica a quella in abbonamento.
Intanto ci sono dei banner pubblicitari fissi e occasionali spot video di 15 secondi, che vengono mostrati periodicamente. Inoltre, gli utenti possono salvare i propri documenti esclusivamente su OneDrive, poiché l'archiviazione locale è disabilitata. Un modo furbo per spingere un ulteriore servizio dell'azienda, che a sua volta è a pagamento, una volta esauriti i 5 GB gratuiti.
Microsoft ha dichiarato però che si tratta di un test limitato, senza alcun piano ufficiale per un lancio globale. Questo esperimento sembra però un astuto modo per monetizzare anche gli utenti non abbonati, offrendo una versione limitata di Office in cambio della visione di annunci pubblicitari. È lecito quindi sperare che, se il test avrà successo, Microsoft espanda questa strategia ad altri mercati.
Funzionalità ridotte rispetto alla versione a pagamento
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Se l'idea di una versione gratuita può sembrare una allettante alternativa, in base a quanto riportato da Beebom le limitazioni imposte da Microsoft non sono poche.
Word
- Strumenti di testo: non ci sono opzioni per interlinea, ombreggiatura, bordi, colonne, numeri di riga, sillabazione e ritorno a capo.
- Elementi grafici e strutturali: assenti copertine, tabelle, forme, icone, SmartArt, grafici, video online.
- Intestazioni e riferimenti: niente segnalibri, riferimenti incrociati, intestazioni, piè di pagina.
- Strumenti avanzati: non ci sono caselle di testo, WordArt, firme digitali, oggetti, equazioni e simboli.
- Funzionalità di design e disegno: completamente assenti.
- Riferimenti e mailing: totalmente rimossi.
Excel
- Dati e analisi: assenti tabelle pivot, suggerimenti per grafici, slicer, timeline e strumenti di analisi dati.
- Automazione: niente macro o strumenti avanzati per le formule.
- Personalizzazione: non si possono modificare temi, colori, font ed effetti.
- Oggetti e grafica: mancano icone, SmartArt, screenshot, sfondi personalizzati.
- Stampa e impaginazione: rimosse interruzioni, titoli di stampa, intestazioni e piè di pagina.
PowerPoint
- Creazione e design: assenti SmartArt, Designer, screenshot, foto album, Power BI e formattazione avanzata dello sfondo.
- Presentazione e registrazione: niente registrazione e gestione delle diapositive, prove di tempistica e narrazione.
- Elementi grafici e animazioni: rimosse tutte le animazioni e strumenti di registrazione.
- Oggetti e riferimenti: niente numerazione delle diapositive, simboli, equazioni e registrazione schermo.
Probabilmente anche queste limitazioni sono oggetto del test, ma così sulla carta non ci sembrano cose irrinunciabili per l'utente medio che vuole giusto visualizzare qualche documento e occasionalmente crearne uno.
Incrodiamo le dita!