Si chiamerà Dia il secondo prodotto di The Browser Company, la startup statunitense dietro al browser "rivoluzionario" Arc. Dia dovrebbe essere altrettanto, se non più, un game-changer trattandosi di un browser che punta tutto sull'AI.
Il lancio è previsto per inizio 2025, ed è già stato pubblicato un teaser che mostra alcune delle sue potenzialità.
L'intelligenza artificiale non esisterà come un'app. O un pulsante. Crediamo che sarà un ambiente completamente nuovo, costruito su un browser web.
Se con Arc TBC aveva reso l'interfaccia del browser "personale", ora la rende "personale" e "potente". Dia semplifica in diversi modi le attività quotidiane su internet, come ad esempio quella di scrittura di un blog: nel video, il CEO Josh Miller ne dà una dimostrazione pratica, chiedendo all'AI di completare una frase.
"Apple ha rilasciato il primo iPhone nel"… se a questo punto avessimo un'incertezza, potremmo chiedere aiuto all'AI. Non aprendo un'altra scheda e chiedendo lumi ai vari ChatGPT e Gemini, bensì dalla stessa schermata, facendo clic sul cursore e selezionando "Dammi un'idea", oppure "Scrivi la riga successiva". Ed ecco che il browser completerebbe per noi: "… 2007, rivoluzionando l'industria degli smartphone e stabilendo un nuovo standard per la tecnologia mobile".
Molto interessante anche l'opzione per incollare i link di tutte le schede aperte nel testo che si sta scrivendo, evitando di fare avanti e indietro tra le schermate. Così, per chiedere a qualcuno un consiglio per l'acquisto di un regalo, si può fare in modo che il "compagno di scrittura" di Dia inserisca rapidamente in una mail i collegamenti ai prodotti Amazon appena visionati.
Ma Dia è in grado di fare ancora di più, come esplorare i file sul nostro computer, individuare esattamente quello che gli abbiamo chiesto di trovare (descrivendolo) e disporre l'invio tramite posta elettronica a un nostro contatto.
ALTRE CARATTERISTICHE AMBIZIOSE
Insomma, Dia è il browser che fa per voi se vi piacciono le automazioni, e in generale non avete voglia di perdere tempo con piccoli task di scarsa rilevanza. Supponiamo che qualcuno ci invii una lista della spesa, via mail o – più comunemente – tramite un sistema di messaggistica via web: a questo punto, potremmo inserire tutti gli articoli richiesti nel carrello di Amazon con un semplice clic. La selezione automatica, ovviamente, potrebbe non soddisfarci, ma si tratterebbe di fare giusto qualche piccolo aggiustamento (ad esempio, scegliere un articolo della stessa categoria meno costoso).
Ancora, a partire da un elenco con i membri del personale o di una troupe che necessitano di essere convocati a orari diversi, possiamo ordinare la scrittura di tante mail quanti sono effettivamente i componenti, tutte uguali tranne che per l'orario di convocazione indicato.
Con l'uscita di Dia, The Browser Company non abbandonerà Arc. Tuttavia, il CEO si dice convinto che il "browser del futuro" sarà proprio il suo secondo prodotto.