Epic accusa Apple di aver violato in USA l'ordinanza del tribunale su link esterni

6 months ago 102

Tutti i prezzi sono validi al momento della pubblicazione. Se fai click o acquisti qualcosa, potremmo ricevere un compenso.

Epic Games torna a scontrarsi con Apple accusandola, questa volta relativamente al mercato statunitense non a quello europeo dove è recentemente riuscita a farsi riattivare il suo account svedese su App Store, di violare una sentenza del tribunale che impone all'azienda di Cupertino di consentire agli sviluppatori di offrire collegamenti "in-app" per indirizzare i clienti a opzioni di acquisto di terze parti sul web.

LO SCONTRO SUL FRONTE STATUNITENSE

Lo scorso gennaio, Apple ha modificato le politiche dell'App Store statunitense consentendo agli sviluppatori di inserire un collegamento nelle loro app che porta a un sito web esterno in cui i clienti possono effettuare un acquisto senza utilizzare il classico sistema di acquisto in-app. Tuttavia, Apple addebita ancora commissioni per questi acquisti, richiedendo agli sviluppatori di pagare tra il 12 e il 27% (il 3% in meno rispetto alla tariffa standard 15/30).

‌Epic Games‌, non ritenendosi assolutamente soddisfatta di questo cambiamento, ha accusato Apple di aver sovvertito l'ingiunzione, in oltraggio alla corte, imponendo delle tariffe che rendono questi collegamenti "commercialmente inutilizzabili".

L'ACCUSA DI EPIC GAMES

Nella sua accusa, Epic Games sostiene che le azioni di Apple, nonostante l'ingiunzione, mirano a mantenere il controllo sui metodi di pagamento all'interno delle sue app, ostacolando la concorrenza e limitando la scelta degli utenti.

L'accusa contro Apple si basa su tre punti chiave:

  • Nuove tariffe e restrizioni di Apple sui collegamenti esterni: Queste vengono viste come un tentativo di rendere i collegamenti esterni poco interessanti per gli sviluppatori, nonostante un ordine del tribunale imponga il contrario. Questo mina sostanzialmente lo scopo dell'ordine del tribunale, che era quello di consentire agli utenti una maggiore scelta sui metodi di pagamento.
  • Divieto di "pulsanti" o "inviti all'azione": Non consentendo opzioni chiare e intuitive per gli utenti, come pulsanti che li indirizzino al di fuori dell'App Store, Apple rende più difficile per gli sviluppatori rispettare l'ordine del tribunale e informare gli utenti sui metodi di pagamento alternativi.
  • Restrizioni sulle app multipiattaforma: La Linea Guida 3.1.3 di Apple impedisce ad alcune app, come Minecraft, di menzionare all'interno dell'app metodi di pagamento alternativi. Ciò contraddice direttamente l'ordine del tribunale che consente agli sviluppatori di informare gli utenti su tali opzioni.

Secondo quanto affermato da Epic Games:

"L'obiettivo di Apple è chiaro: impedire che le alternative di acquisto limitino le commissioni sovracompetitive che riscuote sugli acquisti di beni e servizi digitali. La cosiddetta compliance di Apple è una farsa. Epic chiede quindi un ordine (i) di dichiarare Apple colpevole di oltraggio civile, (ii) di richiedere ad Apple di rendere tempestivamente le sue politiche conformi all'ingiunzione e (iii) di richiedere ad Apple di rimuovere tutti gli "ostacoli al reindirizzamento" (anti-steering) di indirizzo nella linea guida 3.1.3."

LE TAPPE PRINCIPALI DELLA CONTROVERSIA

Ripercorrendo rapidamente lo sviluppo di questa controversia, nel 2020, Epic Games, creatrice di Fortnite, ha contestato le regole di Apple sull'App Store. Al centro del contendere, le restrizioni che impedivano agli sviluppatori di includere link o sistemi di pagamento alternativi. Nel 2021, il giudice Yvonne Gonzalez-Rogers si è schierato con Epic Games, ordinando ad Apple di modificare le sue politiche.

Apple ha cercato di ritardare l'implementazione delle modifiche ricorrendo in appello. Tuttavia, la Corte Suprema degli Stati Uniti ha respinto il suo caso, confermando la sentenza originale. All'inizio del 2024, Apple ha dovuto cedere e applicare le modifiche all'App Store. Le nuove regole consentono agli sviluppatori di includere link a siti web esterni e sistemi di pagamento alternativi

LA RISPOSTA DI APPLE

In risposta a queste ultime accuse, Apple ha affermato di essere pienamente conforme all'ingiunzione.

A partire dal 16 gennaio 2024, Apple ha pienamente rispettato l'ingiunzione: sta eliminando le parti rilevanti delle Linee guida per la revisione dell'App Store applicabili alle app sulle vetrine statunitensi degli App Store iOS e iPadOS e implementando nuove regole che consentono agli sviluppatori di includere nelle proprie app pulsanti o collegamenti con inviti all'azione che indirizzino i clienti a meccanismi di acquisto oltre allo IAP e di comunicare con i clienti attraverso punti di contatto ottenuti volontariamente dai clienti attraverso la registrazione dell'account all'interno dell'app. Come risultato di questi cambiamenti, gli sviluppatori hanno la possibilità di informare i consumatori, sia all’interno che all’esterno dell’app, sui meccanismi di acquisto alternativi oltre allo IAP.


Read Entire Article