Epson, addio alle stampanti laser entro il 2026: atto di gentilezza verso il Pianeta

2 years ago 198

Epson abbandona il mercato delle stampanti laser. Una mossa a dir poco coraggiosa, fatta come "atto di gentilezza verso l'ambiente". Questa tipologia di stampanti, di larghissimo uso in uffici e aziende, assicura bassi costi uniti a precisione e velocità, sia del processo in sé che in termini di attesa post stampa: con le stampanti inkjet c'è bisogno che l'inchiostro si asciughi, le stampe al laser sono subito pronte.

Hanno però uno svantaggio mica da poco: inquinano abbastanza di più rispetto alle omologhe a getto di inchiostro. Quindi Epson ha deciso che non venderà più stampanti laser in tutto il mondo entro il 2026 come atto di responsabilità, e concentrerà tutte le risorse nelle inkjet a freddo con testina piezoelettrica (tecnologia su cui Epson investe da anni). A queste il compito di affiancare aziende, uffici e professionisti a cui peraltro sono indirizzate le nuove macchine della serie WorkForce Enterprise AM che offrono "una soluzione compatta e sostenibile", promette l'azienda giapponese.

Così l'AD di Epson Italia, Massimo Pizzocri:

Facciamo un atto di gentilezza verso l'ambiente. La decisione di abbandonare il mercato delle stampanti laser è coerente con le nostre scelte, che non possono essere legate solo a interessi commerciali, guardiamo all'innovazione sostenibile. La nostra attività sarà totalmente incentrata sulla tecnologia inkjet a freddo con testina piezoelettrica, di cui siamo proprietari. Saremo così in grado di fornire soluzioni di stampa efficienti e sostenibili ai partner e alle aziende.

La decisione di Epson rafforza un trend che era già evidente nei numeri di chi analizza il mercato. Come IDC, che segnala come il settore delle stampanti laser stia perdendo terreno nei confronti delle inkjet. In Europa occidentale si prevede nei prossimi anni un tasso di crescita annuale di queste ultime del 5,1%, mentre le prime caleranno dello 0,4%. Di Epson capita di parlar spesso per via dei proiettori, ma il segnale forte che ha appena inviato è destinato a far discutere e almeno parte della concorrenza, immaginiamo, è destinata a fare altrettanto.


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